I due miti su cui si impernia la più recente produzione letteraria di Dan Brown, autore de Il codice da Vinci, sono oggetto di una disamina puntuale e spietata di Massimo Introvigne, esperto di religiosità contemporanea e direttore dell'Enciclopedia delle religioni in Italia. Il suo libro dimostra l'infondatezza di quanto Dan Brown racconta e cerca di trovare le cause per cui tali idee hanno fatto presa su tanti nostri contemporanei.
I due miti su cui si impernia la più recente produzione letteraria di Dan Brown, il celebrato autore de Il codice da Vinci, sono l’oggetto di una disamina puntuale e spietata di Introvigne, esperto di religiosità contemporanea e direttore dell’Enciclopedia delle religioni in Italia.
Il direttore del Centro studi sulle nuove religioni (Cesnur) non si limita a dimostrare l’infondatezza dei contenuti espressi da Dan Brown (per il quale esiste una discendenza carnale di Cristo, legittima erede del trono di Francia, contro cui da sempre complotta la Chiesa cattolica), ma cerca di trovare le cause per cui tali idee hanno trovato tanto interesse e consenso nella nostra epoca.
L’intelaiatura dell’opera è elementare: introduzione, due parti (rispettivamente per gli Illuminati e per il Priorato di Sion) e conclusioni. Si risale su su fino al 1776 per venire ai nostri giorni. Benché sia un saggio di natura divulgativa, quasi un instant book, il testo ha un cospicuo apparato bibliografico (16 pagine).
—
Massimo Introvigne
Gli Illuminati e il Priorato di Sion
La verità sulle due società segrete del Codice da Vinci e di Angeli e demoni
Piemme, Casale Monferrato (Alessandria) 2005
pp. 214 – 12,90 euro