Nelle vicinanze del Parlamento israeliano, a Gerusalemme, sorge una delle più importanti istituzioni culturali della città: il Museo d'Israele. In questa sede si è aperta una interessante mostra temporanea sul pane, elemento di uso quotidiano e di valore sacrale presente nelle religioni monoteistiche.
(Mab) – Ai primi di giugno si è aperta al Museo di Israele, a Gerusalemme, una mostra temporanea dal titolo Il pane: quotidiano e divino.
Alla cerimonia inaugurale, svoltasi nei giardini del Museo, hanno preso parte varie autorità religiose e un pubblico di ebrei, cristiani e musulmani. Ospite d’onore il gran rabbino di Israele, rav Yona Metzger, che ha anche pronunziato la benedizione su un pane prima di dividerlo con altre personalità presenti.
Prima di visitare l’esposizione, gli ospiti sono stati invitati a dividere un «pane dello shabbat» di 6 metri di lunghezza – confezionato per l’occasione -, ma anche tutti gli altri tipi di pane che sono di uso quotidiano nel Paese.
La mostra è un percorso iniziatico non soltanto sul processo di fabbricazione del pane, ma anche sulla portata popolare, sociale, religiosa e addirittura politica che esso possiede nelle tre grandi religioni monoteistiche.
A numerose comunità religiose è stato richiesto di prestare un oggetto simbolizzante il loro «uso del pane», e così le suore spagnole Figlie del Calvario (Hijas del Calvario) hanno prestato anche uno degli stampi con cui confezionano le ostie qui a Gerusalemme.
I francescani hanno prestato nove oggetti, tra cui un tabernacolo del XVIII secolo e una patena. Anche armeni, i russo-ortodossi, e i siriani cattolici hanno messo a disposizione alcuni oggetti.
La mostra rimane aperta fino al 21 ottobre prossimo al Museo di Israele, Padiglione Weisbord.