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Pellegrini jacobei al Santo Sepolcro

29/09/2006  |  Perugia
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La Confraternita di San Jacopo di Compostella compie quest'anno 25 anni di attività. Li celebra, tra l'altro, con un simbolico pellegrinaggio che inizia oggi da Perugia e porterà 28 suoi membri al Santo Sepolcro. Il sodalizio - che negli ultimi anni promuove anche il cammino lungo l'antica Via Francigena, verso Roma - collegherà così, idealmente, le tre antiche mete dei pellegrini cristiani: Santiago, Roma e Gerusalemme.



Prende il via ufficiale questa mattina da Perugia un simbolico pellegrinaggio in Terra Santa che giungerà a Gerusalemme il 10 ottobre prossimo.

Lo organizza la Confraternita di San Jacopo di Compostella, organismo che ha sede nel capoluogo umbro e che celebra proprio oggi il venticinquesimo anniversario della sua fondazione. Di rinascita in realtà si tratta perché una simile confraternita esisteva già a Perugia alla fine del Trecento. Raccoglieva coloro che erano andati in pellegrinaggio nella città spagnola di Santiago de Compostela, in Galizia, dove un’antica tradizione vuole che siano custodite le spoglie dell’apostolo san Giacomo il Maggiore.

Il pellegrinaggio celebrativo, che inizia oggi con la celebrazione di una Messa e la consegna delle credenziali alle 27 persone che vi prenderanno parte, collega idealmente la tomba del santo al sepolcro vuoto del suo Maestro. I pellegrini raggiungeranno Israele in aereo e si recheranno a San Giovanni d’Acri. Da lì inizieranno a camminare a fianco del confratello Pier Luigi Ronzani che, in viaggio da tempo, ha coperto a piedi tutto il percorso dall’Italia attraverso la penisola balcanica, la Turchia e la Siria.

La Confraternita di San Jacopo di Compostella è stata fondata il 29 settembre 1981 da Paolo Caucci von Saucken e altre persone che intendevano mantenere vivo il ricordo del loro pellegrinaggio a Santiago. Nata come organizzazione locale, ha assunto col tempo una struttura nazionale e internazionale.

Per iniziativa dello stesso Caucci von Saucken, presso l’Università di Perugia sorge anche il Centro italiano di studi compostellani. I due organismi riuniscono circa 1.600 persone, quasi tutte ex pellegrini compostellani. Grazie ai suoi volontari, la Confraternita gestisce lungo il Camino il piccolo e grazioso Hospital di San Nicolás, adibito all’accoglienza dei pellegrini a piedi. Negli ultimi anni l’organismo si dedica anche a promuovere in Italia il pellegrinaggio lungo la Via Francigena.

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