Apprezzamento del pubblico milanese dei cinefili per la rassegna Oltre i muri, conclusasi ieri. L'iniziativa ha offerto il meglio della recente produzione cinematografica di Israele e Palestina, oltre a opere «in tema» di produzione italiana e francese. La manifestazione si è proposta come un contributo al confronto, in un periodo nel quale sembrerebbe prevalere il pessimismo sulle sorti del dialogo e della pace in Medio Oriente, ed è invece ancora più necessario intensificare le occasioni d'incontro e conoscenza per poter superare i molti muri, fisici e psicologici, che dividono popoli e Paesi in quella parte del mondo.
(g.c.) – Si è conclusa ieri sera presso il Cinema Gnomo di Milano la rassegna cinematografica Oltre i muri, che dal 26 settembre ha offerto al pubblico milanese il meglio della recente produzione cinematografica di Israele e Palestina, oltre a opere «in tema» come Private (di Saverio Costanzo) e Il Muro, della francese Simone Bitton. La manifestazione si è proposta come un contributo al confronto, in un periodo nel quale sembrerebbe prevalere il pessimismo sulle sorti del dialogo e della pace in Medio Oriente, e invece è ancora più necessario intensificare le occasioni d’incontro e conoscenza per poter superare i molti muri, fisici e psicologici, che dividono popoli e Paesi in quella parte del mondo.
Molte le pellicole di valore presentate nella rassegna: Free Zone, Paradise Now, Kippur, Kadosh, La sposa siriana, Terra promessa. Il pubblico ha gradito ed è intervenuto numeroso nelle giornate di programmazione.
Nel cartellone figuravano anche alcune vere e proprie delizie per cinefili. La prima: Sopralluoghi in Palestina di Pierpaolo Pasolini, film girato in vista della realizzazione del Vangelo secondo Matteo, nel quale viene restituito lo sguardo dello scrittore e regista sui Luoghi Santi. La seconda: Crociati senz’armi, pellicola realizzata a cavallo tra gli anni ’40 e ’50 del secolo scorso dalla Custodia di Terra Santa (tra le firme compaiono i padri Corbo, Sacchi e Calabrese) per illustrare l’attività e la presenza francescana in Medio Oriente. Un’opera che conserva un grande valore storico, perché ci mostra scorci di una Terra Santa che non esiste più.
Nella serata di giovedì 28 settembre si è tenuto anche un incontro di approfondimento sulla cultura israeliana e palestinese oggi con la partecipazione di Menahem Gantz (corrispondente dall’Italia del quotidiano israeliano Maariv) e Iman Sabbah, giornalista di Rainews24.