«Un’esperienza molto utile e molto bella, segnata da uno spirito di profonda gioia e di condivisione». Con queste parole il padre Custode padre Pierbattista Pizzaballa ha chiuso il Convegno internazionale dei Commissari di Terra Santa che si è svolto a Gerusalemme dal 19 al 25 novembre.
Il convegno è stato l’occasione per mettere a fuoco le sfide che la Custodia in particolare e l’Ordine dei Frati minori in generale hanno di fronte in relazione alla Terra Santa, la «perla delle missioni francescane», con le sue tante necessità sia pastorali sia spirituali. È stato l’occasione per fare il punto sul lavoro dei Commissari, sulla loro figura, sui cambiamenti in corso, sull’animazione e sulla comunicazione legata ai Luoghi Santi.
All’appuntamento hanno partecipato delegati da tutto il mondo: dal Brasile all’Indonesia, da Taiwan agli Usa, dalla Corea del Sud all’Ecuador. Lingue diverse, culture diverse, ma un unico amore per la Terra Santa e per l’ideale francescano. Sono la forza e la freschezza che derivano da questa universalità, il più grande dono che i partecipanti a questo convegno hanno ricevuto. Sapere che nelle favelas di Porto Alegre, negli slum dell’India e nelle megalopoli dell’Asia ci sono frati che lavorano per far conoscere e amare i Luoghi Santi, deve essere per tutti i cristiani del mondo motivo di consolazione e stimolo ad un impegno ancora più concreto per le necessità della Terra Santa.