È quasi un blitz quello che quattro leader cristiani del Regno Unito compiranno a Gerusalemme e Betlemme nei pochi giorni che ci separano dal Natale. Accompagnati dalla preghiera delle loro comunità, i capi dei fedeli cattolici, anglicani, armeni e luterani inglesi porteranno solidarietà ai cristiani di Terra Santa. Idealmente il loro viaggio sarà anche un invito a riprendere senza timore i pellegrinaggi. Nella basilica della Natività i quattro ecclesiastici pregheranno insieme prima di rientrare a Londra per le tradizionali celebrazioni natalizie.
Sarà un pellegrinaggio lampo dal valore simbolico – preparato per tutto l’Avvento dalla preghiera delle loro comunità – quello che domani condurrà in Terra Santa quattro responsabili delle Chiese cristiane del Regno Unito.
Partono insieme il cardinale Cormac Murphy-O’Connor, arcivescovo cattolico di Westminster; il primate anglicano e arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, il primate della Chiesa armena di Gran Bretagna, Nathan Hovhannisian e il moderatore delle Chiese libere, reverendo David Coffey.
Vogliono portare solidarietà ai cristiani di quelle terre in prossimità di un Natale che vedrà un afflusso ancora esiguo di pellegrini e ricorre in un contesto socio-politico più che mai denso di tensioni e incognite.
Il gruppo di pellegrini, giunto a Gerusalemme, incontrerà i capi delle Chiese locali e il giorno 21 si recherà a Betlemme dove risiederà fino al ritorno a Londra fissato per sabato 23 dicembre.
Anche nella cittadina palestinese gli ecclesiastici inglesi incontreranno esponenti delle comunità cristiane.
È inoltre prevista una visita alla basilica della Natività dove si svolgerà un momento di preghiera e culto ecumenico.
L’iniziativa vuole anche stimolare i cristiani di tutto il mondo a non dimenticare i loro fratelli in Terra Santa.
Commentando l’imminente partenza il cardinal Murphy-O’Connor ha dichiarato: «Siamo entusiasti per la preghiera delle nostre comunità durante l’Avvento, mentre noi preparavamo il pellegrinaggio e nei prossimi giorni, mentre saremo in Terra Santa. I figli di Betlemme e il loro futuro ci stanno particolarmente a cuore. Le vostre preghiere e il vostro sostegno per noi e per la popolazione di Betlemme sono un modo per esprimere la nostra unità in Cristo».
La scelta di un pellegrinaggio ecumenico richiama alla mente quanto dichiarato da Benedetto XVI e dall’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, durante la visita resa da quest’ultimo al Papa il 23 novembre scorso. Nella Dichiarazione comune sottoscritta da Ratzinger e Williams al termine dell’incontro leggiamo: «Ci sono molti ambiti di testimonianza e servizio nei quali possiamo essere compatti e che ci richiedono una più forte cooperazione». «Il perseguimento della pace in Terra Santa» è proprio il primo degli ambiti elencati.