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Archeologi nella Rete

Terrasanta.net
18 gennaio 2007
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Archeologi nella Rete
Il maestro Arturo Toscanini (Parma, 1867 - New York, 1957).

In un Paese come Israele, non poteva mancare un'istituzione ufficiale a garanzia di un così importante patrimonio. L'Israel Antiquities Authority (Iaa) è stata creata il 26 luglio 1948. Oggi dispone anche di un sito web bilingue (ebraico e inglese) dove è possibile esaminare l'attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio che l'ente sta seguendo costantemente da circa vent'anni.


(p.r.) – In un Paese con la più grande concentrazione di siti archeologici al mondo, come Israele, non poteva mancare un’istituzione ufficiale a garanzia di un così importante patrimonio.

La storia dell’Israel Antiquities Authority (Iaa) risale al 26 luglio 1948, anno in cui viene fondato il dipartimento di Antichità dello Stato di Israele. In seguito a una legge del 1989 che ha consentito il passaggio da Dipartimento ad Autorità governativa indipendente, Israele dispone ora di un organo di tutela per la sua vasta eredità artistico/archeologica.

L’Iaa dispone anche di un sito web, in ebraico ed inglese, dove è possibile esaminare e conoscere l’attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio che l’ente sta seguendo costantemente da circa vent’anni.

Le pagine sono numerose e ricche di contenuti e di spunti. Si passa dalla sezione dedicata alla storia dell’istituzione, all’archivio, alle pubblicazioni, a informazioni di carattere generale.

La parte più interessante è quella dedicata alla lunga lista degli scavi in corso e di quelli conclusi, con i relativi risultati, da cui si evince, ad esempio, che a Tiberiade è stata riportata alla luce un’antica strada risalente al periodo ottomano.

Il sito non omette alcuna informazione circa il lavoro svolto, nemmeno il rapporto annuale, che pubblica dettagliatamente online i risultati raggiunti e le mete future.

Sempre dal sito è possibile apprendere l’importanza che l’Iaa attribuisce all’educazione, quale strumento fondamentale di consapevolezza e di conoscenza. Ha infatti istituito quattro centri educativi dislocati in tutto lo Stato per condurre dei programmi mirati con educatori specializzati in archeologia.

Una intera sezione è riservata all’archeologia marina in cui vengono date delle informazioni generali sui siti subacquei, i progetti in corso, le zone di maggiore concentrazione, i progetti educativi e le leggi in merito.

E se per caso il visitatore non avesse sufficientemente presente la geografia del luogo, grazie alla mappa interattiva, è possibile individuare l’ubicazione dei luoghi di scavo proposti nella lista, senza il bisogno di ricorrere a sforzi mnemonici.

La grafica è ben curata ed elegante. Sin dal primo approccio si percepisce che si tratta di un sito «istituzionale». Le immagini sono numerose e nonostante la ricchezza dei contenuti, la navigazione è agevole e per nulla caotica o dispersiva.

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