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Escursione (virtuale) ai piedi del Monte

27/03/2007  |  Milano
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Escursione (virtuale) ai piedi del Monte

Un centinaio di metri a sud del Monte del Tempio (o Spianata delle Moschee) è aperto al pubblico il Parco archeologico di Gerusalemme, uno dei più significativi luoghi di Israele. Si tratta di una sorta di grande museo all'aperto in cui, in uno spazio tutto sommato ristretto, è possibile compiere dei salti nella storia attraverso quasi cinquemila anni. Il Parco ha un suo sito Internet, in lingua inglese, pieno di sorprese. Ve lo presentiamo.


(p.r.) – Circa un centinaio di metri a sud del Monte del Tempio (o Spianata delle Moschee), si trova il Parco archeologico di Gerusalemme, uno dei più grandi e significativi siti archeologici di Israele (nella foto sovrastato dalla cupola della moschea di al-Aqsa).

Si tratta di una sorta di grande museo all’aperto, in cui, in uno spazio geograficamente ben delimitato, è però possibile compiere dei salti nella storia attraverso quasi cinquemila anni. Ed è questo l’aspetto che maggiormente affascina del luogo e lo rende tappa quasi obbligata di visita per appassionati di archeologia, ma non solo.

All’interno del Parco, infatti, gli scavi hanno riportato alla luce reperti risalenti al 1.000 a.C., oppure al periodo romano, o al tempo delle crociate, o al tardo periodo islamico.

A questo luogo è dedicato un sito web interamente in inglese (visitalo cliccando sul nome del parco sotto la foto qui a fianco). È possibile recuperarvi tutte le informazioni necessarie e avere una completa panoramica di ciò che finora gli scavi hanno prodotto. Diciamo «finora» perché il lavoro di scavo, attualmente gestito dall’Autorità israeliana per le antichità, procede e potrebbe far emergere novità.

Le pagine web hanno una struttura complessa, ricca di testi, immagini di oggetti e video che approfondiscono la conoscenza dell’archeologia gerosolimitana.

Molto utili per orientarsi nel tempo e nello spazio sono la tabella temporale e la mappa interattiva che riportano, la prima, i principali eventi storici e i coevi elementi architettonici/archeologici; mentre la seconda, la loro collocazione geografica precisa.

Il video, invece, è dedicato alla storia degli scavi dal 1838 al 2000, ed è accompagnato da un’altra mappa interattiva in cui sono indicati gli archeologi e le diverse zone in cui hanno operato.

Inoltre, per conferire ancora più autorevolezza all’intero lavoro, in un’apposita sezione sono inserite le biografie degli archeologi e qualche breve nota curriculare.

La parte più consistente è riservata ai testi di approfondimento – dei veri e propri articoli – ricca di studi storici o geografici, ma non così tanto specialistici da escludere dalla lettura anche i «non addetti ai lavori».

La conservazione e lo sviluppo del Parco sono possibili grazie al sostegno dell’Autorità israeliana per le antichità, il ministero del Turismo, il Comune di Gerusalemme, e al contributo di singoli individui o fondazioni, come ad esempio il Davidson Center, che trova collocazione proprio all’interno del parco e a cui è dedicata uno spazio virtuale anche nelle pagine elettroniche del sito web.

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