Il 25 luglio per la città di Jerash (Giordania) è una data attesa. Inizia infatti il Festival della Cultura e delle Arti, un festival dalla lunga tradizione, inaugurato nel 1981 dalla regina Noor Al-Hussein. La rassegna trasformerà per due settimane il sito dell'antica città romana in uno dei luoghi più vivi e più spettacolari del mondo, unendo il folklore delle danze locali, con gruppi internazionali provenienti da ogni continente.
(p.r.) – Il 25 luglio per la città di Jerash (Giordania) è una data attesa. Inizia infatti il Festival della Cultura e delle Arti, un festival dalla lunga tradizione, inaugurato nel 1981 dalla regina Noor Al-Hussein.
La rassegna trasformerà per due settimane il sito dell’antica città romana in uno dei luoghi più vivi e più spettacolari del mondo, unendo il folklore delle danze locali, con gruppi internazionali provenienti da ogni continente.
Il programma di queste intense giornate prevede la presenza di cantanti, gruppi musical e di folklore; alcuni luoghi e alcune giornate saranno riservati a letture di poesia; vi saranno numerose interpretazioni dell’orchestra sinfonica, balletti, rappresentazioni del teatro shakespeariano; e, infine, sarà possibile partecipare a interventi artistici o visitare l’esposizione di manufatti.
Per tutta la durata del festival il clima sarà suggestivo e un po’ magico – aiutato anche dalla volta stellata estiva -, le strade si trasformeranno in teatri a cielo aperto e diventeranno lo scenario per le performance.
Questo festival è un’attrattiva non solo per gli adulti. È stato infatti organizzato pensando a tutta la famiglia. Ogni giornata prevede anche delle attività e degli spettacoli per i più piccoli, come ad esempio La casa della nonna, opera per bambini del Teatro delle marionette libanese.
Il programma è molto vasto, si passa dalle esibizioni del Gruppo culturale Apama, proveniente dalla Nigeria, alla musica del Conservatorio nazionale giordano che proporrà il concerto Una notte giordana, alle letture di poesia accompagnate da musica dell’interprete giapponese Keiko Koma.
Agli amanti del balletto il calendario propone, tra gli altri, un gruppo di Madrid, la performance di un ensemble di danza armena e Cenerentola, balletto realizzato dal Balletto di Mosca.
L’importanza della manifestazione è data dalla possibilità di far incontrare in un solo luogo gruppi dai quattro angoli del mondo, cerando in questo modo un significativo scambio culturale, foriero di crescita e allargamento degli orizzonti.
Sia gli artisti, sia i visitatori potranno così ritornare nel Paese di provenienza con un patrimonio in più da poter spendere.