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Santiago de Compostela si prepara al 2010

03/10/2007  |  Milano
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Santiago de Compostela si prepara al 2010
Veduta notturna della cattedrale di Santiago de Compostela (Spagna).

A Santiago de Compostela (Spagna) l'arcidiocesi ha messo in moto la macchina organizzativa per il prossimo Anno santo compostellano che si celebrerà nel 2010, come accade ogni volta che la festa di san Giacomo (25 luglio) cade in domenica. L'Anno santo terrà in particolare conto la dimensione ecumenica e di comunione che il Camino de Santiago - la storica rotta che dal cuore dell'Europa conduce verso la città galiziana - ha ritrovato negli ultimi anni. Anche per questo nascerà un legame ancor più speciale con Gerusalemme...


(g.s.) – A Santiago de Compostela – nella regione della Galizia, in Spagna – l’arcidiocesi ha messo in moto la macchina organizzativa in vista del prossimo Anno santo compostellano che si celebrerà nel 2010 come accade ogni volta che la festa di san Giacomo (25 luglio) cade in domenica.

A metà settembre l’arcivescovo, mons. Julián Barrio Barrio, ha presieduto una prima riunione con i canonici della cattedrale che secondo la tradizione conserva le spoglie dell’apostolo san Giacomo il Maggiore e per questo è, sin dall’829, una delle più importanti mete di pellegrinaggio della cristianità.

Il prossimo Anno santo cercherà di tenere in particolare conto la dimensione ecumenica e di comunione che il Camino de Santiago, la storica rotta che dal cuore dell’Europa conduce verso la città galiziana, ha ritrovato negli ultimi anni. Anche per dare rilevanza a questo aspetto l’arcidiocesi spagnola si propone di gemellarsi con il patriarcato armeno di Gerusalemme, la cui cattedrale è dedicata allo stesso san Giacomo e, sempre secondo la tradizione, conserva l’originaria sepoltura e alcune reliquie dell’apostolo. In cantiere anche un analogo gemellaggio con il patriarcato ecumenico di Costantinopoli, che sull’isola greca di Patmos custodisce il santuario dell’evangelista san Giovanni, fratello di Giacomo.

Sotto il profilo pastorale si è deciso di comporre nuovi testi liturgici. In cattedrale non si celebrerà più una Messa del pellegrino per così dire «generica» – passi il termine improprio -, ma Messe votive dell’apostolo Giacomo differenziate a seconda dei fedeli che vi partecipano: per pellegrini in generale, per chi ha raggiunto il santuario a piedi, per i giovani, gli ammalati e così via.

Si darà anche maggiore attenzione al sacramento della penitenza, incrementando il numero dei confessori a disposizione dei fedeli e in grado di comprendere ed esprimersi in varie lingue.

Sotto il profilo culturale nel corso del 2009 e del 2010 l’arcidiocesi di Santiago promuoverà, insieme ad altre istituzioni, anche varie mostre e convegni.

Infine i canonici hanno assicurato all’arcivescovo che entro dicembre 2009 saranno terminati i lavori di restauro del Portico della Gloria, monumentale accesso alla cattedrale, e della Cappella maggiore. Nuovi lavori riguarderanno invece l’area del presbiterio che verrà ridisegnata in modo da renderla più funzionale – l’attuale sistemazione è provvisoria – inserendo un altare moderno che costituisca un’opera d’arte capace di entrare in simbiosi con l’armonia barocca nella quale va a collocarsi.

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