Giordania. In ascolto delle forze vive
Tentare la fotografia (sebbene sommaria) di un Paese del Medio Oriente è quanto mai difficile. Lo è, a maggior ragione, in un periodo come quello che stiamo vivendo, nel quale le tensioni sono palpabili e i fronti di guerra (in Libano, in Iraq) e i focolai possibili (Siria) non smettono di destare preoccupazioni. La Giordania – è di questo Paese che ci occupiamo – è finora un esempio positivo in un quadro politico tormentato. Non mancano contraddizioni e debolezze, ma Amman sembra aver imboccato con decisione la via della modernizzazione e del dialogo con l’Occidente. Una condizione di apertura della quale beneficia anche la Chiesa cattolica, presente in Giordania con parrocchie, opere sociali, scuole, asili… Una realtà viva, vitale, esempio e stimolo anche per le altre comunità cristiane del Medio Oriente. In Giordania c’è anche una significativa presenza francescana, attiva nel mondo della scuola e impegnata nella custodia di uno dei più suggestivi santuari di Terra Santa: il Monte Nebo.
È nell’ascolto di queste «forze vive» della Chiesa giordana che abbiamo voluto compiere questo viaggio, certi che la voce e la testimonianza dei nostri fratelli che vivono e operano laggiù possa rinsaldare anche la nostra fede.