Un modo per sentirci coinvolti nei lavori della XII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi dedicata a «La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa» (5-26 ottobre) è metterci anche noi in ascolto delle provocazioni che provengono dal sinfonico mondo della Parola. Questo libro, l'ultimo di Frédéric Manns, noto docente di esegesi neotestamentaria e di letteratura giudaica antica presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme (e chiamato in qualità di esperto a partecipare al Sinodo), ce ne offre l'opportunità.
Un modo per sentirci coinvolti nei lavori della XII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi dedicata a «La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa» (5-26 ottobre) è metterci anche noi in ascolto delle provocazioni che provengono dal sinfonico mondo della Parola. Questo libro, l’ultimo di Frédéric Manns, noto docente di esegesi neotestamentaria e di letteratura giudaica antica presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme (e chiamato in qualità di esperto a partecipare al Sinodo), ce ne offre l’opportunità.
Sinfonia della Parola: sappiamo bene – sia per esperienza di studio sia per esperienza di vita – che la Parola è un diamante dalle mille sfaccettature, che riflette i colori del cielo e della terra. La Bibbia ci dice infatti che la Parola illumina il credente e genera luce nei suoi occhi. Le sfaccettature sono collegate l’una con l’altra, ma non sempre è immediato coglierne la continuità. Eppure, nel loro insieme, esse esprimono l’affascinante sinfonia che invita a vivere la condizione umana con lo sguardo teso a quel Dio che da sempre ha deciso di porsi in dialogo con la sua creatura. È la sinfonia che racconta e fa sognare la pienezza dello shalom a cui Adamo e i suoi figli sono stati chiamati.
Verso una teologia della Scrittura: per cogliere il senso della Parola, fatta a noi presente con linguaggio umano, servono strumenti interpretativi che aiutino il credente ad entrare nel suo mistero. Nel segno della continuità e delle diversità, la tradizione giudaica e la tradizione cristiana, rappresentate rispettivamente dai Maestri del Giudaismo e dai Padri della Chiesa, testimoniano appunto il lavoro di ricerca, svolto nello spazio e nel tempo, dei significati di superficie e di profondità della Parola.
Mostrare gli sforzi e le ricchezze di questa doppia tradizione è lo scopo del presente contributo di padre Manns. Inseriti tra una Introduzione (pp. 3-10) e una Conclusione (pp. 211-221), cinque capitoli sono per il lettore una sorta di cammino in ascesa: dalla consapevolezza del valore vitale della Scrittura per il credente alla necessità della memoria della Parola nel suo cuore: «Studio di alcuni simboli biblici» (pp. 11-104); «Verso una teologia della parola di Dio» (pp. 105-128); «Principi ermeneutici ebraici e cristiani» (pp. 129-188); «Continuità e rottura tra ebrei e cristiani nella lettura della Bibbia» (pp. 189-206); «Maria serbava tutte queste cose nel suo cuore» (pp. 207-210).
Questo libro, erudito e sapiente, profondo e semplice, è davvero una perla da non trascurare!
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