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Cipro. Prove di riconciliazione

Giampiero Sandionigi
12 novembre 2008
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Cipro. Prove di riconciliazione
Militare della Repubblica di Cipro a Nicosia durante una parata. Sullo sfondo la bandiera della Cipro turca, disegnata sulle pendici dei monti del Pentadattilo.

Nell'isola che sembra ormai vicina a una nuova stagione e vuol mettere fine a decenni di separazione sono presenti i Frati minori della Custodia di Terra Santa. Li abbiamo incontrati.


Della sua sventura Nicosia ha fatto quasi un motivo di vanto. Uno slogan invita i turisti a visitare «l’ultima capitale divisa d’Europa». La linea di frattura tra la Cipro greca e quella turca (che controlla più di un terzo del territorio) spacca in due anche la città da ovest a est.

Fin dentro al centro storico, dal 1974, un’esile striscia di terra separa i contendenti. Proprio in questa zona cuscinetto amministrata dalle Nazioni Unite si trovano la chiesa e il convento francescano di Santa Croce (Holy Cross). Sorgono a un passo dalla Porta di Pafos, uno degli antichi varchi nelle mura veneziane, caratteristiche per la pianta circolare e gli otto bastioni cuoriformi.

Santa Croce è l’unica parrocchia latina della città, anzi l’unica dell’entroterra cipriota. Le altre chiese latine, infatti, sono distribuite sulla costa. Sia la cappella sussidiaria di Kyrenia (città all’estremo nord dell’isola), sia le tre parrocchie di Pafos, Limassol e Larnaca.

Dal punto di vista ecclesiastico Cipro sta sotto la giurisdizione del patriarca latino di Gerusalemme. Per secoli l’assistenza pastorale ai fedeli è stata assicurata dai frati della Custodia di Terra Santa. Oggi sull’isola sono in nove, tutti sacerdoti, e badano a tre delle quattro parrocchie (la comunità di Pafos, invece, dal 1992 è affidata alle cure di padre John Sansour, un prete palestinese appartenente al clero del patriarcato).

Con poco meno di 900 mila abitanti, Cipro è un Paese a maggioranza greco-ortodossa e una consistente minoranza musulmana stanziata a nord, nella parte turca dell’isola. A sud, la comunità dei cattolici latini è la più piccola delle tre minoranze tutelate dalla Costituzione del 1960. Le altre due sono i cattolici maroniti, originari del Libano, e gli armeni. Abbiamo compiuto un breve viaggio dentro la vita di questa comunità e vi raccontiamo quel che abbiamo visto e ascoltato. A cominciare dalle parole di fra Umberto Barato, il vicario generale per Cipro del patriarca latino.

(Servizio nelle due pagine centrali dell’edizione cartacea dell’Eco di Terrasanta)

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