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In Israele pesanti offese al cristianesimo. Proteste e scuse

20/02/2009  |  Gerusalemme
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In Israele pesanti offese al cristianesimo. Proteste e scuse
Le cupole della basilica del Santo Sepolcro - il santuario più sacro della cristianità - svettano sulle case della Gerusalemme vecchia. (foto S. Lee)

I vescovi e ordinari cattolici della Terra Santa hanno espresso la loro condanna per un programma satirico televisivo che si è fatto beffe di Gesù Cristo e della Vergine Maria. Il patriarca latino di Gerusalemme, il Custode di Terra Santa e altri 10 leader cattolici hanno emesso un comunicato datato 18 febbraio che definisce come «orribili offese» i contenuti del programma. Nel corso del programma televisivo, andato in onda sull'emittente Canale 10, un comico ha dileggiato Gesù e la Madonna utilizzando attacchi ed espressioni volgari. Il conduttore spiegava essere giunto il momento di «ribattere» alle posizioni negazioniste dell'Olocausto da lui artatamente attribuite alla Chiesa.


I vescovi e ordinari cattolici della Terra Santa hanno espresso la loro condanna per un programma satirico televisivo che si è fatto beffe di Gesù Cristo e della Vergine Maria. Il patriarca latino di Gerusalemme, il Custode di Terra Santa e altri 10 leader cattolici hanno emesso un comunicato datato 18 febbraio che definisce come «orribili offese» i contenuti del programma.

Nel corso dello show televisivo, andato in onda sull’emittente Canale 10, un comico ha dileggiato Gesù e la Madonna utilizzando attacchi ed espressioni volgari. Il conduttore spiegava essere giunto il momento di «ribattere» alle posizioni negazioniste dell’Olocausto da lui artatamente attribuite alla Chiesa. Più oltre, riferendosi ai cristiani, affermava: «Non scherzo. Qualcuno deve dare loro una lezione ed è quello che faremo».

Secondo il comunicato dei capi delle comunità cattoliche di Terra Santa, diffuso tramite il patriarcato latino, il conduttore ha espresso in pubblico il suo desiderio di distruggere la Chiesa. «Il programma ha indirizzato i suoi attacchi alle figure più sante del credo cristiano, nell’intento, dichiarato dallo stesso conduttore dello show, di distruggere il cristianesimo», dice il testo.

Appreso che in ambienti ecclesiali si stava considerando l’opportunità di adire alle vie legali, il conduttore dello spettacolo, Lior Shlein, si è dichiarato pronto a fare ammenda davanti ai telespettatori per le battute offensive. Subito anche la direzione dell’emittente ha reso pubbliche le sue scuse dicendosi «molto rattristata» dal programma. Ha poi aggiunto che Shlein, tramite un avvocato, «ha espresso il suo rammarico» per i contenuti dello show, chiarificando che «né lui né il suo gruppo di lavoro avevano alcuna intenzione di offendere il pubblico cristiano» e domandando «perdono a quanti si erano sentiti offesi».

Molti cristiani, e alcuni musulmani, s’erano sentiti feriti dal programma televisivo, che va ad aggiungersi ai frequenti sputi che i religiosi cristiani devono subire da parte di giovani ebrei ultraortodossi (Terrasanta.net ne aveva riferito già nel novembre scorso con il racconto di un francescano). Vi sono studenti ebrei che arrivano a sputare sulla croce e alcuni mesi fa nella cittadina di Or Yehuda sono state bruciate copie del Nuovo Testamento. I commentatori cristiani, ma anche qualche giornale israeliano, hanno denunciato il silenzio della generalità dei rabbini quando si tratta di difendere i cristiani da questi attacchi.

Nel loro comunicato del 18 febbraio, i vescovi cattolici dicono di considerare il programma televisivo messo in onda nei giorni scorsi «un sintomo di un problema più ampio che affligge la società: l’intolleranza, il rifiuto di accogliere l’altro e l’odio che ne deriva». Poi aggiungono: «Ancor più importante, i capi delle Chiese inquadrano questo incidente nel più generale contesto dei continui attacchi ai cristiani che in Israele si ripetono da diversi anni».

Il comunicato incalza: «Per anni la cristianità ha fatto molto per bloccare talune manifestazioni di antisemitismo, ed ora ai cristiani in Israele tocca di ritrovarsi vittime di manifestazioni striscianti di anti-cristianesimo?». «È inconcepibile che simili incidenti debbano accadere in Israele, una terra che deve molto ai pellegrinaggi dai Paesi cristiani e in cui si trovano i luoghi più santi del cristianesimo».

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