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Satira in tivù. Il rammarico del primo ministro Olmert

23/02/2009  |  Gerusalemme
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Satira in tivù. Il rammarico del primo ministro Olmert
Il primo ministro israeliano uscente Ehud Olmert.

In Israele anche il primo ministro Ehud Olmert ha espresso rincrescimento, disapprovazione e rammarico per la trasmissione satirica con contenuti offensivi per i cristiani, messa in onda la scorsa settimana sull'emittente israeliana Canale 10. Secondo quanto riferisce il portavoce del governo, Mark Regev, nella riunione dell'esecutivo svoltasi ieri, 22 febbraio, Olmert ha detto che certi contenuti del programma televisivo del comico Lior Shlein sono in aperto contrasto con le buone relazioni tra Israele e i cristiani di tutto il mondo.


In Israele anche il primo ministro Ehud Olmert ha espresso rincrescimento, disapprovazione e rammarico per la trasmissione satirica con contenuti offensivi per i cristiani, messa in onda la scorsa settimana sull’emittente israeliana Canale 10.

Secondo quanto riferisce il portavoce del governo, Mark Regev, nella riunione dell’esecutivo svoltasi ieri, 22 febbraio, Olmert ha detto che certi contenuti del programma televisivo del comico Lior Shlein sono in aperto contrasto con le buone relazioni tra Israele e i cristiani di tutto il mondo.

La satira di Shlein, percepita come blasfema dal pubblico cristiano, ha suscitato proteste e la mobilitazione di molti ambienti ecclesiali. Anche i vescovi e ordinari cattolici di Terra Santa hanno espresso la loro ferma condanna con un comunicato datato 18 febbraio, avallato anche dalla Santa Sede. Il nunzio apostolico, mons. Antonio Franco, ha rappresentato i sentimenti dei cristiani alle autorità di governo che gli hanno assicurato il loro intervento «al fine di interrompere tali trasmissioni e ottenere pubbliche scuse dalla stessa emittente». Una rassicurazione che la Santa Sede ha reso pubblica in un comunicato della sua sala stampa diffuso il 20 febbraio e che si conclude con queste parole: «Mentre si manifesta solidarietà ai cristiani di Terra Santa e si deplora un così volgare e offensivo atto di intolleranza verso il sentimento religioso dei credenti in Cristo, si rileva con tristezza come vengano offesi in modo così grave proprio dei figli di Israele, quali erano Gesù e Maria di Nazareth».

Le scuse del responsabile del programma e della direzione di Canale 10 sono state pronte, ma non a tutti sono bastate.

Alcune decine di manifestanti cristiani, a quanto riporta il quotidiano Yedioth Ahronoth, in Galilea hanno protestato sabato a Kfar Yasif, scendendo in piazza con cartelli a loro volta pesantemente offensivi verso i responsabili del programma satirico. Alcuni manifestanti hanno auspicato che fosse il capo dello Stato in persona a chiedere scusa ai cristiani.

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