Prima di raggiungere il campo profughi di Aida, durante la giornata trascorsa a Betlemme il 13 maggio, Benedetto XVI ha fatto tappa al Caritas Baby Hospital, il più importante ospedale pediatrico dei Territori palestinesi. Nel poco tempo a disposizione, il Papa ha visitato solo uno dei reparti, dove si è intrattenuto con ognuno dei piccoli pazienti, con i familiari e con la direttrice sanitaria. Poi, nella cappella del nosocomio, ha pronunciato un breve discorso davanti a 160 invitati, tra cui le autorità civili (presenti anche il ministro della Sanità palestinese e i sindaci della zona).
(g.s.) – Al telefono, suor Ileana Benetello dice che è stata una giornata emozionante e memorabile per tutta Betlemme, ma in modo ancor più speciale per il Caritas Baby Hospital, dove lei lavora dal 1981 con altre suore francescane elisabettine di Padova.
Ratzinger arriva nel più importante ospedale pediatrico dei Territori palestinesi intorno alle 16, dopo aver sostato privatamente in preghiera nella Grotta della Natività. La struttura sanitaria è stata fondata nel 1978 dallo svizzero padre Ernst Schnydrig ed è tuttora sostenuta e finanziata dall’Associazione svizzera Kinderhilfe Bethlehem, a cui fa capo, e che si avvale anche di finanziamenti dalla Germania. Proprio per questo tra le personalità che accolgono il Pontefice vi sono anche mons. Robert Zollitsch, arcivescovo di Freiburg im Breisgau e presidente della Conferenza episcopale tedesca, e mons. Kurt Koch, vescovo di Basilea e presidente dell’episcopato svizzero. Con il presidente dell’associazione Kinderhilfe, padre Michael Schweiger, il presidente del consiglio d’amministrazione, Ernesto Langensand e la superiora delle elisabettine, suor Erika Nobs, affiancano il presidente Abu Mazen che accoglie il Papa davanti all’atrio d’ingresso dell’ospedale.
Il tempo stringe e il Papa ha modo di visitare solo uno dei reparti, dove si intrattiene con ognuno dei piccoli pazienti, con i familiari e con la direttrice sanitaria. Passando per il giardino per raggiungere la cappella – racconta suor Ileana – il Papa saluta uno ad uno gli altri membri del personale sanitario. Poi, nella chiesetta dell’ospedale pronuncia un breve discorso davanti a 160 invitati, tra cui le autorità civili (presenti anche il ministro della Sanità palestinese e i sindaci della zona).
«Dio mi ha benedetto – spiega il Papa al suo uditorio – con questa opportunità di esprimere agli amministratori, medici, infermiere e personale del Caritas Baby Hospital il mio apprezzamento per l’inestimabile servizio che hanno offerto, e continuano ad offrire, ai bambini della regione di Betlemme e di tutta la Palestina da più di cinquant’anni. Padre Ernst Schnydrig fondò questa struttura nella convinzione che i bambini innocenti meritano un posto sicuro da tutto ciò che può far loro del male in tempi e luoghi di conflitto. Grazie alla dedizione del Children’s Relief Bethlehem, questa istituzione è rimasta un’oasi quieta per i più vulnerabili, e ha brillato come un faro di speranza circa la possibilità che l’amore ha di prevalere sull’odio e la pace sulla violenza».
Al termine, Ratzinger menziona la festa di Nostra Signora di Fatima – che si celebra proprio il 13 maggio – per introdurre una preghiera a Maria, prima di impartire la benedizione. Lasciando l’ospedale, il Papa dona un respiratore artificiale neonatale.