Nazaret ha salutato il Papa quasi stordita ma felice. La permanenza di Benedetto XVI nella città della Galilea, ieri 14 maggio, ha lasciato nei 65 mila abitanti, un terzo dei quali cristiani, la conferma di una rinascita in corso. Dal luglio 2006, cioè dallo scoppio della guerra con gli Hezbollah libanesi, la principale città araba della Galilea (allora obiettivo dei razzi katiusha provenienti dal Libano) si sentiva quasi relegata in una sorta di cono d'ombra. Solo con il 2007 la situazione ha cominciato a migliorare. Grandi gli investimenti sostenuti per il rilancio e per valorizzare, anche dal punto di vista economico, la visita del Papa.
Nazaret ha salutato il Papa quasi stordita ma felice. La permanenza di Benedetto XVI nella città della Galilea, ieri 14 maggio, ha lasciato nei 65 mila abitanti, un terzo dei quali cristiani, la sensazione di una possibile rinascita. Dal luglio 2006, cioè dallo scoppio della guerra con gli Hezbollah libanesi, la principale città araba della Galilea (allora obiettivo dei razzi katiusha provenienti dal Libano) si sentiva quasi relegata in una sorta di cono d’ombra. Solo con il 2007 il grosso dei pellegrini ha cominciato a trascorrere più di un giorno a Nazaret, superando il senso di insicurezza. Tanto per dare qualche cifra, le presenze in città sono state poco più di 100 mila nel 2007, raggiungendo le 166 mila nel 2008.
I grandi investimenti sostenuti per il rilancio e per sfruttare al meglio, anche dal punto di vista economico, la visita del Papa – spiegano le autorità cittadine – hanno toccato vari settori: è stata raddoppiata la ricettività alberghiera, si è investito in infrastrutture (strade e servizi) per oltre 6 milioni di dollari. L’anfiteatro realizzato per la visita del Papa al Monte del Precipizio, con i suoi oltre 40 mila posti, potrà diventare il luogo di grandi concerti di musica per i giovani. E dare una chance in più all’economia dell’intera regione.
Tra le iniziative pensate per attirare in città pellegrini e turisti amanti del trekking e della natura, anche il cosiddetto Sentiero di Gesù (www.jesustrail.com), un percorso attrezzato di 65 chilometri che da Nazaret raggiunge il lago di Galilea. Il sentiero parte appunto da Nazaret e tocca Sepphoris, Cana, Tabgha, Cafarnao e il Monte delle Beatitudini. Il ritorno, ad anello, prevede le tappe di Tiberiade, la valle del Giordano, il Monte Tabor e il Monte del Precipizio. Camminare sulle strade della Galilea, le stesse percorse da Gesù, può diventare un’attraente forma di pellegrinaggio, specie per i più giovani.