Con o senza l'approvazione di Israele l'Autorità Nazionale Palestinese (Anp) pare intenzionata a proclamare uno Stato sovrano palestinese entro due anni. Almeno stando a quanto ha ribadito oggi al quotidiano londinese The Times il primo ministro dell'Anp Salam Fayyad. Porre in essere una simile entità, in grado di funzionare adeguatamente, costringerebbe anche gli israeliani a riconoscerla. L'uomo politico palestinese ha auspicato che, da parte sua, il governo di Israele si impegni a congelare l'ampliamento degli insediamenti nei Territori, bloccando anche i nuovi cantieri già aperti.
(g.s.) – Con o senza l’approvazione di Israele l’Autorità Nazionale Palestinese (Anp) pare intenzionata a proclamare uno Stato sovrano palestinese entro due anni. Almeno stando a quanto ha ribadito oggi al quotidiano londinese The Times il primo ministro dell’Anp Salam Fayyad.
«Vogliamo essere intraprendenti – ha spiegato l’uomo politico – e accelerare la fine dell’occupazione (israeliana dei Territori) lavorando duramente per porre in essere realtà positive sul terreno, così da far emergere il nostro Stato come un’entità che non possa più essere ignorata. Questo è il nostro obbiettivo e intendiamo perseguirlo ostinatamente».
Uno Stato palestinese che esistesse di fatto e fosse dotato di un apparato di sicurezza funzionante, di servizi pubblici efficienti e di un’economia vivace non potrebbe più essere ignorato dagli isreliani che sarebbero costretti a mettere le carte in tavola e dimostrare se davvero vogliono por termine a quell’occupazione della Cisgiordania che ormai dura da 42 anni.
Fayyad ha auspicato che, da parte sua, il governo di Israele si impegni a congelare la crescita degli insediamenti nei Territori, bloccando anche i cantieri già aperti e sconfessando la linea, fin qui propugnata, che consente gli ampliamenti imposti dalla crescita naturale delle famiglie dei 300 mila coloni (si parla di 2.500 nuove unità abitative).