Pellegrinaggi francescani. L’unione fa la forza
Buone notizie per i pellegrini che vogliono viaggiare in Terra Santa nello spirito di frate Francesco: è nata, lo scorso gennaio, una prima rete di uffici di pellegrinaggi che fanno del francescanesimo il loro valore aggiunto. L’agenzia Frate Sole di Bologna, infatti, ha stretto un accordo con l’ufficio pellegrinaggi della Custodia di Terra Santa di Roma. «Si tratta di un accordo tecnico che permette ai nostri uffici di lavorare con maggiore facilità», spiega fra Giuseppe Ferrari, Commissario di Terra Santa per l’Emilia Romagna. E di migliorare il servizio per i pellegrini che hanno a cuore la presenza francescana nella Terra di Gesù.
«L’agenzia, così com’è oggi, si è riorganizzata nel 2003 – spiega Gabriella Pizzi, direttore tecnico di Frate Sole -. Allora i frati minori dell’Emilia scelsero di caratterizzarla in modo preciso. Prima l’agenzia offriva viaggi di ogni tipo, in Italia e in Europa. Dal 2003, invece, abbiamo deciso di puntare con decisione sul Medio Oriente cristiano e la Terra Santa in particolare: una scelta difficile se pensiamo a cosa è successo laggiù negli ultimi anni (seconda intifada e guerra del Libano – ndr). Ma anche una scelta provvidenziale, perché attraverso il nostro lavoro di agenzia turistica oggi possiamo far conoscere ai pellegrini il grande lavoro dei francescani in Terra Santa: otto secoli di presenza e di amore per quella terra. È un modo, nel nostro piccolo, per consentire ai francescani, di continuare a essere le guide di molti; come capitava nel Medio Evo, quando il padre Custode riceveva i pellegrini al porto di Akko, e li scortava fino ai Luoghi Santi».
Nel 2009 l’ufficio pellegrinaggi della Custodia di Terra Santa a Roma ha organizzato una quarantina di viaggi a Gerusalemme; mentre l’agenzia Frate Sole ha portato in Terra Santa circa 2.500 pellegrini. «Siamo una struttura di servizio. Vogliamo essere un sostegno per tutti i Commissariati di Terra Santa sparsi in Italia proprio nell’organizzazione dei pellegrinaggi – spiega Gabriella Pizzi». L’idea è questa: meno turismo e più spiritualità. Inoltre il desiderio d’incontrare, nel corso del pellegrinaggio, la Chiesa locale, l’opera dei francescani e la dimensione sociale, attraverso esperienze concrete. «Stiamo lavorando molto con i gruppi di giovani – racconta Gabriella -; sfruttiamo tutte le occasioni possibili per dormire in strutture autogestite, per rendere il viaggio economicamente più accessibile, proponendo anche tragitti a piedi, in luoghi significativi come il deserto di Giuda o nel Negev».
Altra caratteristica della Frate Sole, è la possibilità di realizzare pellegrinaggi su misura: «Ognuno, quando va in Terra Santa, è animato da necessità particolari ed è in un momento preciso del suo cammino – spiega Gabriella -. Laggiù ogni pietra parla in modo diverso – spiega Gabriella -. Se un pellegrino manifesta un desiderio, è giusto tentare di accontentarlo».