Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia
Fra Paschalis, Commissario di Terra Santa a Cracovia, racconta la storia della gemella di "Terrasanta" in Polonia.

La voce dei Luoghi Santi nella terra di Karol

Rosario Pierri
3 febbraio 2010
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La pubblicazione della rivista Ziemia Swieta (Terra Santa) è iniziata nel 1995 a cura del Commissariato di Terra Santa in Polonia. La sua storia, tuttavia, è più antica: risale al 1906 il primo numero di Glos Ziemi Swieta («Voce di Terra Santa») che ebbe vita fino alla seconda guerra mondiale, e Ziemia Swieta ne è la naturale continuazione. «L’affetto per la Terra Santa è molto radicato nel popolo polacco. Lo si può constatare anche dall’afflusso dei pellegrini. Appena se ne ha avuta l’opportunità, una delle mete preferite dai fedeli è stata proprio la terra di Gesù», dice padre Paschalis Kwoczala (nella foto accanto al titolo) attuale direttore della rivista. «La periodicità della rivista è trimestrale ed è unica nel suo genere con una diffusione in crescita». Vice direttore di Ziemia Swieta è padre Celestyn Paczkowski.

Dal 1995 al 2005 a curare la rivista è stato padre Nikodem Gdyk e vice direttore era proprio Kwoczala. Tutti e tre hanno compiuto gli studi teologici del primo ciclo presso lo Studio teologico gerosolimitano di San Salvatore a Gerusalemme.

«Come per le riviste sorelle, lo scopo della rivista è di far conoscere le opere e la storia della Custodia di Terra Santa. Una particolare attenzione è rivolta a notizie riguardanti la geografia, la storia e l’archeologia. Non mancano mai riferimenti e approfondimenti su temi di attualità». La rivista è ben curata e ai servizi fotografici è data una particolare attenzione. «Lo facciamo per due ragioni. Innanzitutto per il decoro della rivista stessa e poi non tutti possono permettersi un viaggio. A tutti piace vedere belle foto di luoghi già visitati o che desidera visitare, particolari, colori, volti e costumi dei quali la Terra Santa è così ricca».

La rivista è anche un sussidio per la pastorale e la catechesi: « Quando è il Commissariato a organizzare un pellegrinaggio, ai pellegrini viene distribuita una copia di Ziemia Swieta e, negli incontri che precedono il viaggio, la usiamo per illustrare il pellegrinaggio». In questo modo la rivista ha raggiunto gradualmente una tiratura di cinquemila copie per numero. «Ogni anno – occorre ricordare – la rivista è caratterizzata da un tema guida. Quando fu annunciato l’anno giubilare del 2000, incominciammo a seguire i temi proposti da Giovanni Paolo II nei tre anni precedenti in preparazione al grande evento. Così gli anni ’97-’99 furono dedicati rispettivamente a Dio Padre, allo Spirito Santo e a Gesù Cristo. Nel 2000 abbiamo dato grande rilievo al pellegrinaggio di Wojtyla in Terra Santa».

«Per quanto è possibile colleghiamo i temi alla Terra Santa: nel 2004 cadeva il centocinquantesimo  anniversario del dogma dell’Immacolata concezione e su Ziemia Swieta abbiamo posto in evidenza i luoghi che ricordano la madre di Gesù nella sua terra di origine. L’anno successivo la traccia principale ce l’ha dettata la lettera del Santo Padre sull’eucarestia Mane nobiscum, Domine». Negli ultimi anni si nota che l’interesse si è concentrato soprattutto sulla Scrittura e sulla geografia biblica. Il 2006 è stato l’anno dei patriarchi e quello successivo degli evangelisti. «In Galilea ci sono tanti luoghi che fanno da sfondo alla predicazione di Gesù, perciò l’annata del 2008 l’abbiamo riservata a questa regione. Proseguendo verso sud si passa per la Samaria. Come è noto, solo piccoli gruppi di pellegrini e di turisti si recano di rado a visitare il pozzo di Giacobbe, dove la tradizione ha fissato la memoria del colloquio di Gesù con la samaritana, il Monte Garizim e Sebastiya. Anche per questo motivo il 2009 è stato dedicato alla regione del Buon Samaritano».

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