In queste ore la cittadina di Jisr el Choughour (circa 50 mila abitanti), in Siria, si trova sulle prima pagine di tutti i giornali a causa dei violenti scontri tra esercito e manifestanti anti-regime. Nell'area, situata a ridosso del fiume Oronte, sono presenti i frati della Custodia di Terra Santa, che hanno aperto i loro conventi agli sfollati.
(Milano/g.c.) – Jisr el Choughour (circa 50 mila abitanti) è una cittadina polverosa e assolata che si distende sulle due sponde dell’Oronte, nella Siria settentrionale, a una cinquantina di chilometri dal confine turco. La sua importanza deriva dal fatto che, fin dall’antichità, è stata zona di transito tra le due rive del fiume. Ed ancora oggi deve il suo nome al ponte (Jisr, in arabo) costruito in epoca romana.
In queste ore la cittadina si trova sulle prima pagine di tutti i giornali a causa dei violenti scontri tra esercito e manifestanti anti-regime. Da venerdì è in atto un’operazione militare su larga scala che mira a stanare quelli che il governo di Damasco bolla come terroristi. Da testimonianze locali, sembra che Jisr el Choughour sia sul punto di essere attaccata con mezzi pesanti ed elicotteri. Negli ultimi giorni migliaia di abitanti sono fuggiti dalle proprie case. Il regime di Damasco parla di scontri con «gruppi armati», ma testimoni parlano piuttosto di rastrellamenti sistematici da parte delle autorità.
Nel riprendere il controllo della città, i soldati avrebbero scoperto una «fossa comune» con i corpi di 120 agenti di polizia uccisi in occasione di un attacco al loro quartier generale, il 6 giugno scorso. La versione dei rivoltosi non concorda affatto con quella ufficiale. Secondo i primi i poliziotti sarebbero stati uccisi dalle stesse forze armate perché si sarebbero rifiutati di sparare contro i manifestanti anti-regime.
La repressione di Damasco sta provocando un’ondata di rifugiati nella vicina Turchia. Ma profughi da Jisr al Choughour – soprattutto donne e bambini – sono ospitati anche nelle parrocchie della Custodia francescana nella regione dell’Oronte: appunto a Jisr el Choughour, Yacoubieh, Knayeh, Ghassanieh. Da giorni i collegamenti con queste comunità cristiane sono interrotti. Ed è impossibile al momento cercare di avere maggiori notizie su questa ennesima pagina buia della crisi siriana.