Il prossimo 27 ottobre il Santo Padre Benedetto XVI ha voluto convocare nuovamente ad Assisi, nel ricordo dello storico evento di 25 anni fa, una Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo, sul tema: «Pellegrini della verità, pellegrini della pace». Il Papa ha lanciato questa iniziativa per richiamare l’attenzione dei leader religiosi sulla necessità di un impegno comune per il dialogo e la pace che nasce dalla fiducia nella preghiera e dalla comune ricerca di Dio, pur senza rinunciare alla propria identità.
Già Giovanni Paolo II, nella Giornata del 27 ottobre di 25 anni fa, l’aveva sottolineato: «Il trovarsi insieme di tanti capi religiosi per pregare è di per sé un invito oggi al mondo a diventare consapevole che esiste un’altra dimensione della pace e un altro modo di promuoverla, che non è il risultato di negoziati, di compromessi politici o di mercanteggiamenti economici.
Ma è il risultato della preghiera, che, pur nella diversità di religioni, esprime una relazione con un potere supremo che sorpassa le nostre capacità umane da sole». L’immagine del pellegrinaggio volutamente richiamata dal Santo Padre nel titolo della Giornata sottolinea una volta di più la necessità di un cammino sempre più spedito (anche se non privo di fatiche e difficoltà) sulla via del dialogo e della fraternità, nel contesto di un mondo in rapida trasformazione. Nella certezza che san Francesco accoglierà di nuovo tutti nella sua città, simbolo di fraternità e di pace universale. (g.c.)
(Questo testo è l’Introduzione al dossier di 16 pagine al centro della rivista Terrasanta in formato cartaceo)
(Clicca qui se vuoi rileggere i testi integrali dei discorsi pronunciati da papa Giovanni Paolo II ad Assisi il 27 ottobre 1986)