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La comunità cattolica in Egitto rinsalda i suoi passi

Mamdouh Chehab ofm
18 maggio 2012
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La comunità cattolica in Egitto rinsalda i suoi passi
Il vescovo di Assiout (Egitto), monsignor Kyrillos William, con una bimba. (foto Acn)

Nei giorni scorsi, dall’8 al 10 maggio, i patriarchi e vescovi cattolici egiziani si sono riuniti nei locali del seminario copto-cattolico di Méadi, al Cairo. L’assemblea della Conferenza episcopale d’Egitto si è svolta in un momento molto delicato per la comunità cattolica locale, sotto la presidenza dell'amministratore, mons. Kyrillos William.


(Il Cairo) – Nei giorni scorsi, dall’8 al 10 maggio, i patriarchi e vescovi cattolici egiziani si sono riuniti nei locali del seminario copto-cattolico di Méadi, al Cairo. L’assemblea della Conferenza episcopale d’Egitto si è svolta in un momento molto delicato per la comunità cattolica locale.

Il comunicato emesso al termine dei lavori si pone sulla scia del Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente, svoltosi nell’ottobre 2010 in Vaticano.

Il testo, reso pubblico da anba Kyrillos William, nella sua veste di amministratore della Chiesa copto-cattolica, a nome del presidente della Conferenza episcopale il patriarca Antonios Naguib, enumera quattro temi principali.

In primo luogo i vescovi lanciano un appello agli egiziani di ogni corrente e appartenenza ad esercitare il proprio diritto di voto alle prossime elezioni presidenziali (primo turno il 23 maggio – ndr). La conferenza spera di vedere il prossimo presidente guidare il Paese sulla via della democrazia, della libertà d’espressione e dell’uguaglianza tra gli egiziani, sul piano dei diritti come su quello dei doveri.

L’episcopato invita inoltre i cattolici a consacrare l’intero prossimo anno, a partire da ottobre, allo studio del tema Fede e Parola di Dio, come risposta alle raccomandazioni del Sinodo del 2010.

I vescovi annunciano anche la loro intenzione di dotarsi presto di un ufficio stampa capace di seguire e far conoscere la posizione della Chiesa cattolica d’Egitto attraverso tutti gli strumenti di comunicazione sociale disponibili: stampa, Internet, notizia audio e video. Per raggiungere questo obiettivo la Conferenza ha creato un comitato ristretto che, in collaborazione con la Commissione episcopale per l’informazione, studierà i passi necessari per la rapida creazione di questo servizio.

Infine un’esortazione rivolta ai responsabili, ai pastori e ai fedeli della Chiesa cattolica, perché sostengano i fratelli della comunità copto-ortodossa nelle loro preghiere a Dio perché conceda loro un buon pastore (chiamato a succedere allo scomparso patriarca Shenuda III – ndr), che sia capace di guidarli in questi momenti delicati, per il bene della loro Chiesa e della nazione egiziana.

Secondo gli osservatori locali, dopo la nomina, nel febbraio scorso, di mons. Kyrillos William Samaan ad amministratore copto-cattolico, la piccola comunità cattolica in Egitto (circa 250 mila fedeli) è in fermento. Si sforza di acquistare maggiore visibilità sui media, come dimostra anche la presa di posizione di mons. William sui fatti sanguinosi accaduti alcune settimane fa tra manifestanti e apparati di sicurezza nel quartiere di Abbassiya, al Cairo.

Monsignor Kyrillos William è stato nominato amministratore della Chiesa copto-cattolica dopo che il patriarca, il card. Antonios Naguib, è stato colpito da un ictus che gli impedisce di svolgere le funzioni previste dal suo ministero. Monsignor Williams ha 65 anni ed è un frate minore chiamato nel 1990 a guidare come vescovo la diocesi di Assiout.

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