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Da Milano il Family Day 2012 rilancia un progetto per Nazaret

Carlo Giorgi
1 giugno 2012
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Da Milano il <i>Family Day 2012</i> rilancia un progetto per Nazaret
Il plastico del futuro Centro di Nazaret per la famiglia esposto al Family Day di Milano.

Il settimo Incontro mondiale delle famiglie di Milano (Family Day 2012) lascia un'eredità importante alla Terra Santa. Infatti gli organizzatori dell'evento hanno annunciato che presto si inizierà la costruzione del Centro internazionale per la famiglia a Nazaret, immaginato e desiderato già da papa Giovanni Paolo II.


(Milano) – Il settimo Incontro mondiale delle famiglie di Milano (Family Day 2012) lascia un’eredità importante alla Terra Santa. Infatti, gli organizzatori dell’evento hanno annunciato che presto si inizierà la costruzione del Centro internazionale per la famiglia a Nazaret, una struttura che darà compimento a un desiderio già manifestato da papa Giovanni Paolo II nel 1997 all’incontro mondiale  delle famiglie di Rio de Janeiro, in Brasile. Nel 2000, in occasione della sua visita in Terra Santa, Wojtyła benedisse il plastico del progetto e anche Benedetto XVI, nel 2009, durante la tappa a Nazaret del suo pellegrinaggio, benedisse la prima pietra del Centro, «affinché promuova una forte vita familiare in questa regione – spiegò il Papa – offra sostegno ed assistenza alle famiglie ovunque, e le incoraggi nella loro insostituibile missione nella società».

Il Centro internazionale per la famiglia è un progetto della Santa Sede: promosso dal Pontificio consiglio per la famiglia, è stato affidato a una fondazione di diritto pontificio gestita dal movimento ecclesiale Rinnovamento nello Spirito Santo, che provvederà all’accoglienza dei pellegrini e dei visitatori e all’animazione spirituale delle attività previste.

«Si tratta di un’opera del Papa a cui il Rinnovamento nello Spirito presta un servizio di animazione – precisa Salvatore Martinez, presidente del movimento ecclesiale –. Per questo desideriamo che mantenga la caratteristica dell’universalità; quindi vi risiederà una comunità di consacrate proveniente da vari Paesi, in modo che diverse lingue possano essere onorate. Insieme con loro lavorerà nel centro un’équipe di animazione internazionale del Rinnovamento. Il centro ha tre grandi obiettivi – continua Martinez –: innanzitutto sarà una grande vetrina del bello, del giusto, del vero che la Chiesa cattolica esprime sulla famiglia. Una settimana all’anno faremo il punto della situazione rispetto al tema della famiglia in collaborazione con le Conferenze episcopali di tutto il mondo, le università cattoliche e i movimenti. Il secondo tema è la componente religiosa ed ecumenica, ovvero il valore interreligioso della famiglia; non dimentichiamo che Nazaret è in gran parte musulmana e vicino sorge Nazaret Illit, una cittadina ebraica. Quindi sarà facile immaginare cammini di confronto con altre religioni sulla famiglia. Il terzo aspetto è più sociale: vorremmo aiutare le famiglie della Terra Santa a rimanere dove sono e a non vivere in povertà. Per questo abbiamo un grande progetto di fund raising internazionale in loro favore». Dopo molti anni, quindi, pare che l’inizio dei lavori di costruzione del Centro si avvicini: «I permessi ci sono già tutti – spiega Martinez – anche se, prima di aprire un cantiere vero e proprio, dovremo aspettare un anno a causa di vincoli della legislazione israeliana».

Il Centro sorgerà sulla sommità della collina che domina la città di Nazaret e la basilica dell’Annunciazione, da dove si gode un panorama che spazia dal Monte del Precipizio al Monte Tabor, fino al Monte Carmelo. La struttura costituirà un punto di riferimento per la pastorale e la spiritualità sia per le famiglie locali, sia per quelle che giungeranno in Terra Santa in pellegrinaggio. Sarà infatti la sede del Centro di pastorale diocesano e di una comunità residenziale votata all’accoglienza e alla gestione delle attività. Ospiterà l’Osservatorio internazionale sulla pastorale familiare nel mondo, con un’attenzione speciale per il Medio Oriente. Il Centro prevede un grande Auditorium (500 posti), una chiesa della medesima capienza, un albergo pensato per l’accoglienza delle famiglie con 100 camere e ristorante; oltre a sale d’incontro e studio, una ludoteca per i bambini Chi volesse conoscere meglio ed aiutare il nascente Centro può visitarne il sito web.

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