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Sorprese d’Egitto

Giorgio Bernardelli
15 giugno 2012
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Come avete già appreso, in Egitto, proprio alla vigilia dei ballottaggi per le presidenziali, la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la legge in base alla quale, nell'inverno scorso, è stato eletto il Parlamento, dominato dai Fratelli musulmani e dai salafiti. Ci si è appellati a un cavillo ed è difficile non vedere dietro alla sentenza la volontà della giunta militare che sta guidando la transizione del Paese.


Avevo già pensato di dedicare questo mio appuntamento settimanale al ballottaggio delle elezioni presidenziali in Egitto. Ma i fatti delle ultime ore stanno cambiando radicalmente le carte in tavola al Cairo. In una situazione che non è affatto semplice leggere.

Come avete già appreso, proprio alla vigilia del voto la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la legge in base alla quale nell’inverno scorso era stato eletto il Parlamento, dominato dai Fratelli musulmani e dai salafiti. Ora: si può discutere a lungo sulle prospettive di un Parlamento nelle mani degli islamisti. Ma non ci piove sul fatto che questa sentenza – arrivata proprio alla vigilia di un voto che potrebbe assegnare ai Fratelli musulmani anche la presidenza della Repubblica – è un colpo di mano rispetto all’iter democratico che era stato fissato. Basta leggere le motivazioni del provvedimento per rendersi conto che ci si è appellati a un cavillo per cercare di annullare l’esito di quelle elezioni. Ed è difficile non vedere dietro alla sentenza della Corte costituzionale la volontà della giunta militare che dall’uscita di scena di Mubarak guida la transizione del Paese.

Poteva l’Egitto finire completamente nelle mani dei Fratelli musulmani? È la domanda che probabilmente anche molti cristiani egiziani si sono posti in queste ultime settimane. Ed è eloquente il commento rilasciato all’Agenzia Fides da padre Rafic Greiche, il responsabile delle comunicazioni dei vescovi cattolici dell’Egitto: «Penso che tra la gente comune – ha dichiarato – ci sia un senso di sollievo, perché occorre in qualche modo rimediare agli errori fatti in questo ultimo anno e mezzo dopo la caduta di Mubarak».

Il problema vero però è: questa soluzione risolverà davvero la questione Fratelli musulmani? Intanto l’esito del ballottaggio è tutto da vedere: questo colpo di mano porterà a un ulteriore radicalizzazione delle posizioni e non è affatto detto che dalle urne esca vincitore Shafiq, l’ex premier di Mubarak. Molti di quelli che al primo turno avevano votato Abel Foutouh o magari anche il laico di sinistra Sabahhi potrebbero adesso votare il fratello musulmano Morsy proprio per boicottare il candidato preferito dai militari. E se poi anche vincesse davvero Shafiq, gli islamisti – che appena sei mesi fa incassarono così tanti voti – daranno sicuramente battaglia sul Parlamento sciolto. Si profilerebbe uno scenario sul quale aleggerebbe lo spettro di quanto avvenuto in Algeria all’inizio degli anni Novanta, quando i militari cancellarono con un golpe la vittoria degli islamisti nelle prime elezioni libere. Il seguito purtroppo fu una lunga scia di sangue.

Insomma, le prossime saranno certamente ore difficilissime per tutti in Egitto. E anche tra i cristiani ci sono opinioni diverse. È interessante – ad esempio – quanto avvenuto dentro la stessa redazione dell’Arab West Report, sito cristiano che svolge un’opera preziosa di informazione su quanto accade in Egitto. In vista delle elezioni qualcuno si è schierato apertamente con Shafiq, altri hanno preferito mantenere una posizione neutrale.

Va anche però aggiunto che pesa il fatto che la Chiesa copto-ortodossa – quella che conta di gran lunga il maggior numero di fedeli – viva questo passaggio difficilissimo ancora senza una guida. Le procedure per l’elezione del successore di papa Shenuda III sono lunghe e complicate, non ci si arriverà prima di settembre. Forse sarebbe stato meglio se – in un momento così delicato per la vita dell’Egitto – si fosse trovato un accordo per accelerarle un po’.

Clicca qui per leggere un’analisi dell’agenzia AP che spiega nel dettaglio quanto successo nelle ultime ore al Cairo

Clicca qui per leggere il commento rilasciato all’Agenzia Fides da padre Rafic Greiche

Clicca qui per leggere l’articolo dell’Arab West Report sulle elezioni presidenziali

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