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Il patriarca copto Tawadros II presto a Roma da Papa Francesco

Carlo Giorgi
24 aprile 2013
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Il patriarca copto Tawadros II presto a Roma da Papa Francesco
Il papa copto Tawadros II.

A maggio in Vaticano il patriarca copto di Alessandria d’Egitto Tawadros II dovrebbe incontrare Papa Francesco. La notizia non è stata ancora ufficializzata dalla Santa Sede, ma in Egitto si parla apertamente anche di una data precisa: l'11 maggio. Abbiamo chiesto un commento al vescovo copto cattolico di Luxor, monsignor Youhannes Ezzat Zakaria Badir.


(Milano) – A Roma dovrebbe aver luogo molto presto un altro abbraccio ecumenico tra Oriente e Occidente cristiano. A maggio in Vaticano Tawadros II, patriarca di Alessandria d’Egitto e papa della Chiesa copta ortodossa (guida di circa 8 milioni di cristiani in patria, oltre a un numero imprecisato di fedeli emigrati all’estero) incontrerà Francesco, vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica.

Per Tawadros si tratta del primo viaggio apostolico fuori dai confini egiziani. Un evento dal grande valore simbolico in un periodo d’incertezza per la minoranza cristiana d’Egitto. Un avvenimento salutato con gioia anche dalla piccola comunità copta cattolica del Paese: «La visita di papa Tawadros al Santo Padre, nella sede apostolica di Roma, è un evento di primo rilievo dal punto di vista ecumenico – spiega monsignor Youhannes Ezzat Zakaria Badir, vescovo copto cattolico di Luxor, a cui abbiamo chiesto di commentare la notizia -. Questo incontro offrirà un grande impulso di carità fraterna a tutti i responsabili delle nostre Chiese, una spinta ad avvicinarsi spiritualmente, a rafforzare il dialogo e fortificare la collaborazione».

«Se guardiamo la situazione politica in Egitto – continua il presule -, vediamo che mancano stabilità e tranquillità, mentre in tutto il Paese si susseguono manifestazioni e proteste. Il popolo egiziano, composto da musulmani e cristiani, sta soffrendo per l’insicurezza, l’aumento della disoccupazione e del costo della vita; per la mancanza di generi alimentari… Ma in tutto questo, l’Egitto ha avuto il dono dell’elezione di un nuovo patriarca copto ortodosso. Tawadros II ha subito dimostrato nei suoi discorsi e nelle sue attività, saggezza spirituale, semplicità di cuore, umiltà d’animo, e spirito d’amore e fratellanza verso tutti».

Il papa copto si è contraddistinto per una grande attenzione dei confronti di cattolici e protestanti egiziani. «Immediatamente dopo il suo insediamento, Tawadros ha chiesto di fare visita al cardinale Antonios Naguib, all’epoca patriarca della Chiesa copta cattolica, da tempo è malato – racconta monsignor Zakaria -. Lo scorso 19 febbraio, inoltre, proprio su impulso di Tawadros è nato al Cairo il Consiglio nazionale delle Chiese cristiane. Uno strumento attraverso il quale i cristiani egiziani si possono aiutare a vicenda, provando che il sostegno reciproco rafforza tutti, specialmente in questi giorni difficili in cui il fondamentalismo islamico aumenta divisioni, discriminazioni e il rifiuto dell’altro».

Il 12 marzo scorso, in occasione dell’insediamento del nuovo patriarca copto cattolico Ibrahim Isaac Sidrak, papa Tawadros è stato protagonista di un gesto storico: ha voluto prendere parte alla cerimonia di insediamento, pronunciando un’omelia sulla vocazione e la missione del patriarca, donando una croce e un’icona pettorale al nuovo patriarca cattolico. «La sua presenza in quella celebrazione – spiega monsignor Zakaria – è stata un evento ecumenico di portata storica nei rapporti tra le diverse Chiese cristiane presenti in Egitto; un gesto senza precedenti. Per questo – conclude il vescovo cattolico di Luxor – quando Tawadros, incontrando il nunzio apostolico in Egitto, monsignor Jean-Paul Gobel, ha manifestato il suo desiderio di recarsi a Roma per incontrare Papa Francesco, per noi non è stata una sorpresa, ma una conferma di ciò che desidera fermamente, della sua chiamata a preparare la via verso l’unità della Chiesa».

Va ricordato che il predecessore di Tawadros, papa Shenuda III, incontrò in Vaticano papa Paolo VI, proprio quarant’anni fa, nel maggio 1973. In quell’occasione il pontefice e il patriarca copto-ortodosso sottoscrissero un’importante dichiarazione cristologica comune, avviando il dialogo ecumenico tra le due Chiese.

La data esatta dell’incontro tra Tawadros e Francesco non è ancora stata ufficiale, ma secondo fonti della Chiesa copta ortodossa potrebbe svolgersi l’11 maggio, pochi giorni dopo la Pasqua ortodossa, celebrata da papa Tawadros, al Cairo, il 5 maggio.

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