A partire dal 1990, il 17 gennaio si celebra in Italia la Giornata dal dialogo ebraico-cristiano (fu istituita dalla Conferenza episcopale italiana il 29 settembre 1989). Una ricorrenza alla quale siamo chiamati a offrire maggiore attenzione, anche alla luce della recente esortazione apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco.
«Uno sguardo molto speciale – scrive il Pontefice – si rivolge al popolo ebreo, la cui Alleanza con Dio non è mai stata revocata, perché “i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili” (Rm 11,29). La Chiesa, che condivide con l’Ebraismo una parte importante delle Sacre Scritture, considera il popolo dell’Alleanza e la sua fede come una radice sacra della propria identità cristiana (cfr Rm 11,16-18). (…). Crediamo insieme con loro nell’unico Dio che agisce nella storia, e accogliamo con loro la comune Parola rivelata».
Per questa ragione il Papa ci invita a cercare occasioni d’incontro e dialogo: «Dio continua ad operare nel popolo dell’Antica Alleanza e fa nascere tesori di saggezza che scaturiscono dal suo incontro con la Parola divina. Per questo anche la Chiesa si arricchisce quando raccoglie i valori dell’Ebraismo. Sebbene alcune convinzioni cristiane siano inaccettabili per l’Ebraismo, e la Chiesa non possa rinunciare ad annunciare Gesù come Signore e Messia, esiste una ricca complementarietà che ci permette di leggere insieme i testi della Bibbia ebraica e aiutarci vicendevolmente a sviscerare le ricchezze della Parola (…)».
Insomma, figli della stessa radice, chiamati a rispettarsi e a condividere la chiamata di Dio per la pace, il bene comune e la giustizia.