Anche molti italiani, negli ultimi anni, hanno imparato ad amare quello straordinario percorso che è il Cammino di Santiago. Scrivere ancora qualcosa di originale in proposito non è semplice. Alfonso Curatolo ci offre una sua sintetica guida storica e spirituale. Consigli spicci e informazioni pratiche non mancano, ma lo scopo primo di Curatolo è introdurre il pellegrino a una realtà ricca di fascino che può fornire a ciascuno la possibilità di un nuovo dialogo con se stesso e con l’Eterno.
C’è una preghiera che i canonici della collegiata di Roncisvalle, in Navarra, recitano ogni sera, al termine della messa, chiamando davanti all’altare coloro che l’indomani intraprenderanno, lungo i sentieri e le strade della Spagna, il Cammino di Santiago.
Ricordo ancora nitidamente la tranquilla risolutezza che quelle parole mi suscitarono dentro anni fa, al sentirle pronunciare anche per me:
O Dio, che portasti il tuo servo Abramo fuori dalla città di Ur dei Caldei proteggendolo in tutte le sue peregrinazioni, e che fosti la guida del popolo ebreo attraverso il deserto, ti chiediamo di custodirci, noi tuoi servi che per amore del tuo nome andiamo pellegrini a Compostela. Sii per noi compagno nella marcia, guida nelle difficoltà, sollievo nella fatica, difesa nel pericolo, albergo nel Cammino, ombra nel calore, luce nell’oscurità, conforto nello scoraggiamento e fermezza nei nostri propositi perché, con la tua guida, giungiamo sani e salvi al termine del Cammino e, arricchiti di grazie e virtù, torniamo illesi alle nostre case, pieni di salute e di perenne allegria e pace. Per Cristo nostro Signore. Amen.
San Giacomo, apostolo di Gesù, prega per noi.
Maria, madre di Dio, prega per noi.
Ritrovo la formula di benedizione nelle pagine di La Via di Santiago di Alfonso Curatolo, agile guida appena pubblicata dalle Edizioni San Paolo nella collana Itinerari dello Spirito.
Anche in Italia negli ultimi due decenni le pubblicazioni, soprattutto quelle divulgative, dedicate al Camino de Santiago rappresentano un filone fortunato. Proprio perché molti hanno imparato, con i piedi prima che con la testa, ad amare questo straordinario percorso. E a scriverne. Così non è facile tornare sull’argomento in modo originale, evitando il rischio di riproporre quanto già pubblicato altrove o da altri.
Curatolo, che ben conosce il Cammino e Santiago per esservi tornato ripetutamente sia da pellegrino che da hospitalero, raccoglie la sfida e ci offre questo centinaio di pagine che si propongono come «una sintetica guida storica e spirituale» che introduce a una delle peregrinazioni più importanti della cristianità.
Il testo propone anzitutto un inquadramento storico e geografico del Cammino, riassumendo in breve anche le più note tradizioni popolari che lo riguardano. Senza avere pretese letterarie, il racconto si dipana fluido e piacevole, proponendo, tappa per tappa, curiosità, angoli e monumenti imperdibili, brevi suggestioni di carattere spirituale.
Da questa guida non aspettatevi minuziosi dettagli tecnici sull’orografia delle tappe o elenchi esaurienti di tutti i rifugi per pellegrini (l’autore ne segnala molti, ma non tutti). Consigli e coordinate essenziali non mancano, ma Curatolo mira soprattutto ad alimentare il desiderio di chi ha in animo di intraprendere il Cammino per introdurlo a una realtà ricca di fascino che può fornire a ciascuno la possibilità di un nuovo dialogo con se stesso e con l’Eterno.
A noi che abbiamo a cuore il francescanesimo fa particolarmente piacere la menzione all’ospitalità che i Frati minori offrono ai pellegrini nel loro convento di Santiago de Compostela, a pochi passi dalla cattedrale. Il riferimento è tanto più significativo quest’anno in cui si ricorda l’ottavo centenario della peregrinazione (non accertata dagli storici) del Santo di Assisi verso la tomba dell’apostolo san Giacomo.
Alfonso Curatolo
La Via di Santiago
ed. San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 2014
pp. 128 – 9,90 euro