Il nome maschile più popolare tra i neonati venuti al mondo nello Stato ebraico negli scorsi 12 mesi è Mohammad, anche se l’Ufficio centrale di statistica israeliano – in occasione del capodanno ebraico del 5775 che si celebra da stasera – ha stilato un elenco con nomi certamente più consoni alla tradizione del popolo eletto: Yosef, Daniel, Uri, Yitai, Omer.
Sorpresa! Il nome maschile più popolare tra i neonati venuti al mondo nello Stato ebraico negli scorsi 12 mesi è Mohammad, anche se l’Ufficio centrale di statistica israeliano – in occasione del capodanno ebraico (Rosh Hashanà) del 5775 che si celebra da stasera – ha stilato un elenco con nomi certamente più consoni alla tradizione del popolo eletto: Yosef, Daniel, Uri, Yitai, Omer.
Il problema però è che i funzionari dell’Anagrafe hanno preso in considerazione solo i nomi dal sapore ebraico, ignorando i cittadini israeliani di origine araba. A scoprirlo è stato il sito israeliano Walla che ha riscritto una classifica comprendente l’intera popolazione israeliana, a prescindere dall’etnia.
Così tra i 176.230 bimbi nati lo scorso anno in Israele – di cui 90.646 maschi e 85.584 femmine – Mohammad ha scalzato senza troppe fatiche dal primo posto sul podio Josef. Anzi, su Josef è emerso un altro pasticcio, in quanto gli impiegati dell’ufficio di statistica avevano assimilato il nome arabo di Yusuf alla sua versione ebraica, facendo un unico conteggio. Alla fine, ai primi tre posti, si piazzano Mohammad, Daniel e Josef. Tra in primi dieci, in nona posizione, compare un altro nome arabo Ahmed, che sorpassa David.
Qualcosa di simile è avvenuto anche nella graduatoria dei nomi da bambina. Almeno tre tra i dieci nomi più popolari, Lian, Maryam (o Mirian) e Maya, sono usati sia dagli ebrei che dagli arabi, ma all’anagrafe erano stati considerati solo nella declinazione ebraica.
Ovvie le polemiche. L’Istituto centrale di statistica ha minimizzato spiegando che si è trattato di un semplice malinteso. La lista completa era a disposizione di chiunque la chiedesse ma di solito gli utenti erano interessati solo ai nomi ebraici e in tale versione ridotta era stata pubblicata. Tuttavia alcuni parlamentari arabi dubitano che si sia trattato di un errore ingenuo. Sia il deputato Jamal Zehalke, del partito nazionalista laico Balad, sia il comunista Afu Ighbarve hanno visto nell’episodio l’ennesima conferma del «razzismo» che considera gli arabi di Israele cittadini di serie B.
Secondo l’anagrafe, la popolazione di Israele ha sorpassato la quota di 8 milioni e 900 mila persone, di cui oltre 6 milioni ebrei. Il tasso di natalità degli scorsi 12 mesi è aumentato di circa il 9 per cento rispetto all’anno precedente, quando erano nati 160 mila bambini.