Dio creò il mondo e lo affidò agli uomini
È arrivata ormai alla quinta edizione, con un programma che si fa di anno in anno più ricco. Stiamo parlando della rassegna denominata Linfa dell’Ulivo. Nata in seno al Festival Biblico di Vicenza, si caratterizza ormai come evento collaterale di grande spessore. Tema di quest’anno (lo stesso del Festival Biblico): Custodire il Creato, coltivare l’Umano.
Spiegano gli organizzatori della manifestazione (di cui è capofila l’Ufficio pellegrinaggi della diocesi vicentina): «È lo stesso tema della Creazione che invita ad ampliare lo sguardo alla Mesopotamia, la terra stretta tra il Tigri e l’Eufrate, che ha cullato la nascita della civiltà e lo sviluppo non solo economico, sociale, politico e tecnologico dell’uomo, ma anche quello religioso. Non a caso i più antichi miti che cercano di dare una spiegazione alle origini del cosmo sono stati affidati a testi scritti su tavolette d’argilla in una delle più antiche scritture semitiche, quella cuneiforme: ad esempio l’epopea di Gilgamesh, che contiene in sé la memoria del diluvio universale, e ancora il poema babilonese di Enûma Eliš che consacra il divino Marduk a ordinatore e creatore dell’Universo. Lo sviluppo della religiosità in quest’area della Bassa Mesopotamia, particolarmente fertile, è passata attraverso la sensibilità religiosa di grandi popoli come quello assiro, quello babilonese e persiano… Ma le scoperte archeologiche degli ultimi 50 anni hanno dilatato il focus dell’area di sviluppo della civiltà, mettendo in luce l’Alta Mesopotamia e in particolar modo la Siria, la Turchia e l’ex Armenia occidentale».
I relatori presenti quest’anno alla Linfa dell’Ulivo aiuteranno i partecipanti a comprendere meglio la nascita e lo sviluppo della relazione «Creato – Dio – Uomo».
«Il metodo d’indagine è quello tipico della Linfa – precisa don Raimondo Sinibaldi, responsabile dell’Ufficio pellegrinaggi di Vicenza –. Accanto agli studi biblici dell’Antico e del Nuovo Testamento, offriamo uno sguardo archeologico, storico, geografico, artistico, culturale. Si tratta di un’occasione unica per approfondire la conoscenza del contesto per entrare nella profondità del testo».
La rosa dei relatori è attinta da ambiti molto diversi tra loro. Si tratta di voci autorevoli e preparate capaci di una vivace lettura dei temi proposti: dell’ambito vetero e neotestamentale saranno presenti i professori Ugo Vanni e Francesco Rossi de Gasperis, che si muoveranno tra l’Apocalisse e la Genesi; lo scrittore Valerio Massimo Manfredi con il professor Silvio Barbaglia intratterrà l’uditorio sull’Eden, in un fruttuoso confronto tra Bibbia e archeologia; l’antichissimo sito di Göbekli Tepe e i miti dell’origine della Genesi saranno l’oggetto di approfondimento dell’archeologo Roberto Maggi; l’Armenia, terra di Noè e del diluvio universale, che – in un anno come questo in cui si commemora il centenario del genocidio – sarà descritta dal professor Baykar Sivazlian. Infine l’ottica ebraica della Creazione sarà presentata da più voci: il noto studioso di Kabbalah Giulio Busi, la teologa di origini ebraiche Elena Lea Bartolini De Angeli e la storica dell’arte Sara Magister.
La manifestazione vicentina è ormai un appuntamento di grande rilevanza per cultori, appassionati e studiosi d’ogni parte d’Italia.
Info e programma: www.linfadellulivo.it