Andando al mercato. Una favola palestinese è un libretto illustrato di una trentina di pagine, uscito a dicembre in Italia per Kellermann Editore. Contiene la traduzione italiana – con testo a fronte in arabo – di una fiaba tratta da un libro di Ibrahim Azouz, pubblicato in arabo dalla casa editrice Masr all’interno della raccolta della Biblioteca dei bambini Samir Mansour. L’intreccio è molto semplice: ci sono un contadino, il figlio, un asino e i loro incontri lungo il tragitto verso il mercato.
![](https://www.terrasanta.net/wp-content/uploads/2025/02/andando-al-mercato.jpg)
La copertina del libro nell’edizione italiana bilingue.
A ristampare per primo questa storia, per i bambini dei campi profughi, durante la guerra in atto è stato – in modo del tutto fortunoso, come vedremo – Ramadan Elnajeli, piccolo editore e libraio attualmente rifugiato in una tenda a Khan Yunis, nel sud della Striscia. A portarla in Italia, invece, una rete di associazioni e realtà. Tra queste, Assopace Palestina, come ci spiega al telefono Nara Ronchetti di Assopace Palestina Venezia.
Una vecchia stampante tra le macerie
Nara conosce Ramadan da quattro anni. Da quando, insieme a un’associazione, lo ha aiutato, con una raccolta fondi, a ricostruire negozio, laboratorio e macchine, distrutti da un raid israeliano insieme a casa sua. Dal 7 ottobre 2023 a oggi – racconta – Ramadan (trentanove anni e tre bambini piccoli) è stato sfollato con la sua famiglia quattro o cinque volte. Da ottobre 2023 a maggio 2024 a Rafah. In seguito nella casa diroccata dei genitori, quindi di nuovo nella sua abitazione bombardata di Hamad City, nella zona di Khan Yunis. Dopo un altro ordine di evacuazione, è finito in una tenda sulla spiaggia di Al Qarara, tra insetti e animali, il pavimento sabbioso, difficili condizioni climatiche.
«Ma tra luglio e agosto 2024 – continua Nara – è successa una cosa che ha del miracoloso. Ha trovato in un retrobottega una vecchia stampante arrugginita ed è riuscito a reperire i pezzi di ricambio per ripararla e farla funzionare. Può sembrare bizzarro, ma il primo lavoro fatto è stato la stampa di volantini per un vicino che produceva miele». Prima di fuggire dai bombardamenti, quel vicino era riuscito a portare con sé tre o quattro favi delle sue arnie distrutte e così scambiava miele per altri beni, un’economia di sussistenza molto frequente a Gaza.
Davanti alla tenda una fila di studenti universitari
Da quel primo lavoro ne sono seguiti altri, a cominciare da una piccola commissione, arrivata da un’associazione locale, per stampare libri di fiabe. Tra i lavori successivi, una raccolta di favole – tra le quali Andando al mercato – per i bambini dei campi profughi, distribuita gratuitamente ai bambini del campo profughi di Khan Yunis.
![](https://www.terrasanta.net/wp-content/uploads/2025/02/la-prima-stampante-arrugginita.jpg)
Fogli in uscita dalla prima stampante recuperata da Ramadan tra le macerie della Striscia di Gaza. (foto: archivio Assopace Palestina)
Nel frattempo si era sparsa la voce e alla tenda di Ramadan continuavano a presentarsi studenti universitari per chiedergli la stampa dei manuali su cui poter studiare. «Alcune università, come quella di Bir Zeit e la Al Aqsa di Gaza, avevano messo online una parte dei corsi – prosegue Nara Ronchetti – ma gli studenti, da mesi, facevano molta fatica a leggere i testi unicamente sul cellulare, con la connessione intermittente, e ad adattarsi, senza quaderni né materiale su cui scrivere». I costi proibitivi della carta costringevano però i giovani a lasciare la tenda di Ramadan a mani vuote. Fino a tre mesi fa, infatti, un foglio di carta a Gaza costava 65 centesimi, un libro di 100 pagine quindi 65 euro. «Una cifra improponibile», commenta la nostra interlocutrice, specificando anche che Ramadan non chiedeva nulla per la propria manodopera, ma solo la copertura delle spese di carta e toner.
Libri per la maturità e dispense universitarie
Nara aggiunge: «Quando ho raccontato la storia di Ramadan a Carlo De Poi, presidente del Collettivo di Ricerca teatrale – una piccola realtà di Vittorio Veneto – mi ha risposto: “Perché non ci facciamo regalare una delle sue storie?”». Così, con la collaborazione di tante associazioni (Acs ong, Aps Scighera, Assopace Palestina, Auser – Il filo Arcobaleno, Collettivo di Ricerca teatrale, Emergenza Gaza, Girogirotondo per la Pace, Pax Christi e Kellermann Editore), è stata avviata qui in Italia l’iniziativa di tradurre Andando al mercato. La campagna di solidarietà collegata ha raccolto, ad oggi, più di 27mila euro, permettendo a Ramadan di pagare i costi di stampa e di confezionare in tutto 1.085 testi scolastici. Si tratta in parte di libri in preparazione alla maturità – destinati a 500 studenti della scuola Maref Mazonad dell’area umanitaria di Al Mawasi che a fine febbraio sosterranno gli esami – e in parte di dispense universitarie.
![](https://www.terrasanta.net/wp-content/uploads/2025/02/Gaza_distribuzione-dispense.jpg)
La distribuzione di testi e dispense scolastiche agli studenti che si preparano alla maturità. (foto: archivio Assopace Palestina)
«Sono stati privilegiati, tra le fasce d’età degli studenti, quanti dovevano sostenere degli esami. Per dare la possibilità di studiare a più ragazzi possibile, Ramadan ha inoltre suddiviso i libri in singole dispense per materia. Le ha poi distribuite separatamente, facendo sì che gli studenti le scambiassero successivamente tra loro», spiega Nara. Tra le principali materie stampate: matematica, chimica, fisica, tecnologia, linguistica, inglese, storia e geografia.
Un progetto che continua
Due mesi fa Ramadan ha trovato per strada un’altra stampante, questa volta laser. Di nuovo, è riuscito a rimetterla in funzione e così ora lavora con due macchine. Infine, dopo l’incoraggiante accoglienza in Italia della prima edizione del volumetto (quasi 2.300 le copie vendute in due mesi), uscirà una seconda edizione per lo stesso editore. Oltre al testo in arabo e italiano, riporterà anche la traduzione inglese.
![](https://www.terrasanta.net/wp-content/uploads/2025/02/Gaza_distribuzione_testi.jpg)
Studiare su testi cartacei è molto più agevole che leggere pagine elettroniche dalla schermata del cellulare. (foto: archivio Assopace Palestina)
«Il progetto andrà avanti», conclude la referente di Assopace Palestina. «Ora, grazie a Ramadan, verranno stampati materiale didattico e libri scolastici per ragazze e ragazzi di una scuola primaria e secondaria nei pressi di Khan Yunis. Vogliamo raggiungere il maggior numero possibile di alunni. Ma per farlo abbiamo bisogno che la grande solidarietà che abbiamo ricevuto finora continui».
Occhi che brillano
«Non ti ho detto una cosa importante». Dopo aver chiuso la telefonata con Nara Ronchetti, ci arriva questo messaggio. «Ramadan dice che la sua gioia più grande è distribuire i libri ai ragazzi perché quando li ricevono “brillano loro gli occhi”. “Hanno fame di libri”: sono parole sue».