Presenza, preghiera, pellegrinaggio e (fare) pressione. Sono le quattro parole che ispirano la delegazione di vescovi europei e nordamericani del Coordinamento Terra Santa, tornati anche quest'anno a Gerusalemme per testimoniare solidarietà e vicinanza.
Il breve viaggio dei presuli si è svolto dal 18 al 23 gennaio. «Siamo venuti a dirvi che non siete soli, che non siete dimenticati. La vostra fede e la vostra resilienza rafforzano la nostra stessa fede. Speriamo che la nostra presenza tra voi vi incoraggi e ispiri i cristiani dei nostri diversi Paesi a tornare in pellegrinaggio in Terra Santa», si legge nel comunicato diffuso al termine della visita.
I vescovi dell’Holy Land Coordination hanno potuto confrontarsi con il patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, e con il delegato apostolico mons. Tito Yllana. Accompagnati dagli operatori di Caritas Jerusalem hanno anche incontrato i cristiani palestinesi di Aboud, Ephraim-Taybeh e Ramallah in Cisgiordania.
Stavolta non c’era nel gruppo di presuli alcun membro della Conferenza episcopale italiana.