Ferve l’offensiva israeliana contro Hezbollah in Libano, mentre i razzi del Partito di Dio sciita continuano a cadere – come succede da mesi – su varie località del nord di Israele.
Quel che ha tenuto tutti col fiato sospeso è stato, però, il massiccio lancio di quasi 200 missili iraniani nella serata del primo ottobre 2024. Intorno alle 19.30 ora locale le sirene degli allarmi antiaerei hanno risuonato in tutto il territorio di Israele. Il sistema di difesa contraerea Cupola di ferro ha abbattuto in volo molti degli ordigni sfuggiti alle intercettazioni già messe in atto dalle contraeree delle forze armate americane e giordane. L’allarme in Israele è rientrato dopo un’ora circa. I bombardamenti hanno raggiunto anche installazioni militari, ma ufficialmente si è contata una sola vittima: un palestinese di Gaza che si trovava a Gerico, in Cisgiordania, centrato in pieno dal pesante relitto di un missile intercettato che gli è precipitato addosso.
Gli iraniani hanno spiegato di voler vendicare così le uccisioni di Ismail Haniyeh (leader di Hamas) e di Hassan Nasrallah (leader di Hezbollah eliminato il 27 settembre scorso con un pesante bombardamento israeliano su alcuni edifici di Beirut sovrastanti il bunker in cui Nasrallah era riunito con altri vertici del suo gruppoo).
Teheran e il mondo intero si attendono ora un nuovo, massiccio, contrattacco di Israele, i cui vertici militari e politici affermano di avere già i piani pronti.
Nel pomeriggio del 4 ottobre, intanto, un drone lanciato dal territorio iracheno ha bucato le difese contraeree e raggiunto una base militare israeliana nelle Alture del Golan. Un primo bilancio dell’esplosione parla di due soldati (diciannovenni) rimasti uccisi e di altri 24 feriti. (g.s.)