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NaziTok, la nuova frontiera dell’antisemitismo

Giuseppe Caffulli
3 agosto 2024
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NaziTok, la nuova frontiera dell’antisemitismo
Immagini generate con tecnologia IA che promuovono contenuti razzisti e antisemiti. Immagine: screenshot ISD

Il 7 ottobre ha causato, secondo il Rapporto dell'Anti defamation league, la peggior ondata di antisemitismo di sempre. Un fenomeno denunciato anche da uno studio dell’Istituto per il Dialogo Strategico di Londra, che punta il dito su TikTok e sulla sua poca solerzia nel rimuovere contenuti antisemiti in rete.


L’Istituto per il Dialogo Strategico (ISD) è un’organizzazione indipendente e senza scopo di lucro dedicata alla salvaguardia dei diritti umani e al contrasto della marea montante della polarizzazione, dell’estremismo e della disinformazione in tutto il mondo. Opera dal 2006 collaborando con governi, città, aziende e comunità, per fornire strumenti che possono realmente incidere sul cambiamento. L’Isd ha una sede centrale a Londra, ma team a Washington, Berlino, Amman, Nairobi e Parigi.

Ne parliamo perché il 29 luglio scorso l’Ids ha pubblicato un rapporto decisamente interessante, intitolato «NazTok: Una rete neonazista organizzata su TikTok sta ottenendo milioni di visualizzazioni».

Il famoso social network cinese «ospita centinaia di account che sostengono apertamente il nazismo e utilizzano l’applicazione video per promuovere la loro ideologia e propaganda, come identificato nell’analisi presentata in questo rapporto».

La ricerca è iniziata dopo aver individuato uno di questi account, penetrando poi in una rete più ampia di 200 utenti grazie ai contatti filonazisti che il profilo originario seguiva, in una catena infinita di contenuti violenti. Questi includono video che promuovono il nazismo, negano l’Olocausto, glorificano Hitler e la sua politica di sterminio degli ebrei, e sostengono i massacri di massa compiuti dai suprematisti bianchi, includendo persino filmati o rievocazioni di questi massacri.

Milioni di visualizzazioni in rete

I ricercatori dell’ISD sostengono che TikTok non rimuove questi video e account di odio anche quando il loro contenuto viene segnalato dagli utenti. Anzi, alcuni profili hanno ottenuto collettivamente più di 6,2 milioni di visualizzazioni, compresi quelli che promuovevano esplicitamente il nazismo o mostravano discorsi di odio. Secondo il rapporto, la diffusione di questi contenuto filonazisti è amplificata grazie agli algoritmi della piattaforma, che lo propone agli utenti che consumano frequentemente contenuti di odio di estrema destra.

Non è infrequente l’uso dell’intelligenza artificiale generativa, usata per creare caricature e disumanizzare gruppi non bianchi, ritraendoli come violenti o comunque minacciosi per le comunità bianche. Lo sforzo è principalmente quello di «modernizzare la propaganda nazista». Uno dei video più popolari – spiega lo studio dell’Istituto per il Dialogo Strategico – è una traduzione creata dall’intelligenza artificiale di un discorso di Adolf Hitler. Non mancano canzoni e melodie fasciste, che servono come riferimenti criptati, capaci d’eludere gli algoritmi di filtraggio dei contenuti di TikTok. La musica di solito non viola le regole della rete, ma è spesso combinata con meme e immagini che promuovono il nazismo, il fascismo e il suprematismo bianco.

Secondo l’ISD, questi account su TikTok vengono utilizzati anche per il reclutamento aperto da diverse organizzazioni fasciste o di estrema destra nel mondo reale.

Rimozioni tardive

Dopo aver identificato e documentato oltre 200 account, l’Isd ne ha segnalati 50 agli organi di controllo dei social, per valutare come, eventualmente, filtrarli e rimuoverli. La piattaforma non ha riscontrato alcuna violazione e tutti gli account sono rimasti attivi il giorno successivo. Solo dopo due settimane, 15 di essi sono stati bloccati e dopo un mese quasi la metà. Ciò significa che TikTok non elimina immediatamente gli account che promuovono discorsi di odio e propaganda filonazista. E anche se occasionalmente rimuove tali account, spesso avviene dopo settimane (o mesi) durante i quali riescono a totalizzare visualizzazioni significative. Insomma, vengono rimossi (non sempre) quando il danno è già stato fatto.

Un portavoce di TikTok, intervistato dal sito israeliano ynetnews.com ha viceversa sostenuto che «su TikTok non c’è posto per i discorsi d’odio o per ideologie e organizzazioni che incoraggiano l’odio. Rimuoviamo oltre il 98 per cento di questo tipo di contenuti prima che ci vengano segnalati sull’app. Lavoriamo con esperti per identificare in modo proattivo lo sviluppo di tali tendenze e rafforzare le nostre difese contro le ideologie e i gruppi d’odio».

Cresce l’antisemitismo nel mondo

Il rapporto dell’Ids ha molto a che fare con un altro fenomeno, quello dell’aumento dei casi di antisemitismo nel mondo. Il Rapporto 2023 sull’antisemitismo dell’Anti defamation league (www.adl.org) presentato nella primavera scorsa, spiega come il «7 ottobre di Hamas abbia determinato la peggiore ondata di episodi dalla fine della II guerra mondiale». Tra i Paesi con più «incidenti antisemiti», rispetto al 2022, «Usa, Francia, Gran Bretagna, Australia, Italia, Brasile e Messico».

In Italia, gli episodi sono stati 241 nel 2022, 454 del 2023. L’Osservatorio sull’Antisemitismo del Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec) ha registrato 454 incidenti nel 2023 (259 incidenti online, 195 nel «mondo reale») rispetto a 241 incidenti nel 2022 (164 online, 77 nel «mondo reale»).  Dei 454 incidenti nel 2023, 216 sono stati registrati nel solo periodo che va da ottobre a dicembre 2023, rispetto ai 67 dello stesso periodo 2022. Già nei primi nove mesi del 2023 si è registrato un aumento del numero di incidenti rispetto all’anno precedente, 238 nel 2023 e 174 nel 2022.


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