Giugno 2024
Non basta il sì dell’Onu al piano Usa per far cessare il fuoco a Gaza
Incassato l'avallo del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, gli americani stanno premendo su Israele e Hamas perché accettino il loro piano per far tacere le armi nella Striscia di Gaza. Consueta sequenza di rinvii.
Papa Francesco: La pace in Terra Santa, un compito per tutti
A dieci anni dall'invocazione per la pace in Terra Santa che papa Francesco convocò nei giardini vaticani l'8 giugno 2014, il Pontefice torna a pregare e chiedere insistentemente di far cessare la guerra nella regione.
Afghanistan, i talebani aprono al turismo
C'è in atto un minuscolo disgelo turistico in Afghanistan. Per ora parliamo di poche migliaia di arrivi all'anno (in gran parte cinesi), che servono ai talebani per cercare di migliorare la propria immagine internazionale. Un percorso accidentato e agrodolce.
La meditazione per ebrei, cristiani e musulmani
Da questo libro a sei mani la meditazione emerge come «un fenomeno che, seppur affrontato in modi diversi, continua ad essere un ponte tra la ricerca interiore contemporanea e la spiritualità nelle grandi religioni monoteiste».
Voci da Gaza sul piano Biden: «Basta che facciate finire la guerra»
La stanchezza dei gazesi e le incognite su chi governerà la Striscia dopo la tregua. L’esperta di sicurezza Audrey Kurth Kronin avverte: per la fine di Hamas non c’è una soluzione militare, ma solo l’implosione interna e il crollo di consensi.
Come previsto, un Jerusalem Day ad alta tensione
In una sera di giugno scintille di pace a Gerusalemme
Quarantott'ore prima del Jerusalem Day e della sua Marcia delle bandiere, provocatoria iniziativa degli ebrei estremisti, l'ong «Rabbini per i diritti umani» ha promosso una marcia interreligiosa alternativa e per la pace. Poche centinaia i partecipanti, per nulla demoralizzati.
Musica ed editoria, su Israele il pubblico si spacca
Il recente festival canoro Eurovision 2024 è servito anche da termometro del gradimento dell’opinione pubblica europea, e non solo, nei confronti dello Stato ebraico. Segnali d'allarme risuonano anche in altri contesti.
Graffiti nel Neghev, tracce millenarie di pellegrinaggi
Durante una ricognizione preventiva a Rahat, nel deserto del Neghev, gli archeologi hanno scoperto una chiesa bizantina sulle cui pareti sono presenti graffiti di barche, lasciati dai pellegrini cristiani 15 secoli fa.