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Dialogo ebraico-cristiano, dove eravamo rimasti

Terrasanta.net
21 giugno 2024
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Dialogo ebraico-cristiano, dove eravamo rimasti

Scritte prima del 7 ottobre 2023, queste pagine della teologa Lucia Antinucci sono come un sestante che ci rammenta a che punto siamo giunti nella navigazione. La prima parte si concentra primariamente sul dialogo tra la Santa Sede e varie istanze rabbiniche a partire dal concilio Vaticano II. La seconda mette a fuoco il tema dell’amore nel pensiero ebraico.


La stesura di questo libro risale a prima dei tragici eventi che dal 7 ottobre 2023 hanno sconvolto la Terra Santa e disseminato di nuovi ostacoli anche il dialogo tra ebrei e cristiani. Se pubblicate oggi, queste pagine della teologa Lucia Antinucci – da oltre trent’anni impegnata nel dialogo ebraico-cristiano – sarebbero forse diverse, anche considerando le pulsioni antisemite che in varie parti del mondo sono rinfocolate dalla riprovazione per le sofferenze inflitte alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza negli ultimi mesi di guerra.

Il volume è diviso in due parti. La prima si concentra primariamente sul dialogo tra le rappresentanze formali e ufficiali di cattolici ed ebrei a partire dal concilio Vaticano II, ripercorrendo – molto rapidamente – i passi compiuti sotto i pontificati di Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI (nel cap. 1) e Francesco (cap. 2). Un percorso che si inserisce nel ripensamento in atto nella cristianità europea nella seconda metà del Novecento, dopo i pogrom avvenuti nei decenni precedenti in varie nazioni est-europee e, soprattutto, dopo gli orrori del nazifascismo e della seconda guerra mondiale. «La magna charta del dialogo ebraico-cristiano – ci ricorda Antinucci – sono i Dieci punti di Seelisberg (Svizzera) della Conferenza internazionale contro l’antisemitismo (1947) promossa da Jules Isaac, autore di Jesus et Israel, assieme al gran rabbino Kaplan. I Dieci punti sono stati recepiti anche dalla Chiesa cattolica e sono confluiti nella Dichiarazione Nostra aetate n. 4». Se poi i loro semi siano davvero germinati nelle comunità cristiane e parrocchiali fino a diventare coscienza largamente condivisa è un altro discorso (correlato a una diffusa ignoranza dei contenuti della fede cattolica e dei documenti conciliari e magisteriali più recenti della Santa Sede, quando non a un loro esplicito rigetto). Libri come questo sono come utili sestanti che consentono di rammentare a che punto siamo giunti nella navigazione.

La seconda parte mette a fuoco il tema dell’amore nel pensiero ebraico, fiorito nel corso dei secoli sull’onda dello studio assiduo della Bibbia. L’intento sottinteso è di mostrare come un elemento tanto caratterizzante il messaggio cristiano non sia affatto estraneo all’ebraismo. Viene presa in esame, in particolare, l’elaborazione di quattro pensatori: i rabbini Abraham Joshua Heschel (1907-1972), Solomon Schechter (1847-1915), Jonathan Henry Sacks (1948-2020) e la filosofa Catherine Chalier, unica dei quattro autori ancora in vita (e le cui lezioni sul tema dell’amore nell’ebraismo sono state tradotte in italiano dall’editrice Giuntina nel 2021). (g.s.)


Lucia Antinucci
Un dialogo tra fratelli: ebrei e cristiani
Sentieri di un itinerario
ed. Effatà, 2023
pp. 272 – 20,00 euro

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