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Dilatiamo il cuore per aiutare i fratelli

padre Francesco Patton ofm
28 febbraio 2024
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Dilatiamo il cuore per aiutare i fratelli
Il Custode di Terra Santa (al centro) accolto a Betlemme il 5 gennaio 2024, vigilia dell'Epifania. (foto pgpo/CTS)

Nel Messaggio del padre Custode per la Colletta del Venerdì Santo 2024, il riferimento alla tragedia che la Terra Santa sta vivendo e al sostegno indispensabile per proseguire l’impegno dei frati minori nella salvaguardia dei Luoghi Santi.


Dopo aver sperimentato più di due anni di incertezza a causa del Covid ed esserci illusi che fosse tornata la normalità, improvvisamente il 7 ottobre scorso siamo stati colti di sorpresa dallo scoppio di una nuova guerra che ha causato migliaia di morti, non solo a Gaza, e seminato odio ulteriore tra i popoli della Terra Santa. Questa guerra ha anche e nuovamente bloccato il flusso dei pellegrini, costretto per lunghi periodi i nostri ragazzi a non andare a scuola e lasciato senza lavoro molti nostri cristiani della Palestina, specialmente a Betlemme, ma anche nella città vecchia di Gerusalemme e in Israele.

Mi sono tornate alla mente più volte, in questi mesi, le parole del grande poeta Giuseppe Ungaretti:

Vedo ora nella notte triste, imparo,
so che l’inferno s’apre sulla terra
su misura di quanto
l’uomo si sottrae, folle,
alla purezza della Tua passione

(dalla poesia Mio fiume anche tu)

Davvero nei mesi scorsi l’inferno si è aperto sulla terra e popoli fratelli hanno imbracciato le armi per combattersi reciprocamente senza tregua. Abbiamo pregato con intensità per il dono della pace e della riconciliazione, sapendo che è proprio nella passione, morte e risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo che Dio ha riconciliato il mondo e l’umanità.

In questa situazione sentiamo però ancor più necessarie la vicinanza e la solidarietà dei cristiani di tutto il mondo. Anzitutto attraverso la preghiera, perché siamo convinti che solo l’azione della grazia di Dio può cambiare i cuori e volgerli al dialogo, alla riconciliazione e alla pace. Poi anche una solidarietà e vicinanza attraverso il pellegrinaggio. Infine, una vicinanza e una solidarietà anche attraverso la condivisione di risorse economiche.

È nostro compito, secondo il mandato della Santa Sede, prenderci cura dei Luoghi Santi, dimorarvi e farne luoghi di preghiera, essere accoglienti verso i fedeli locali e verso i pellegrini, e anche mettere in campo opere educative come le scuole, opere sociali come case per anziani ma anche per le giovani famiglie, ambulatori e dispensari, opere di promozione umana attraverso la creazione di posti di lavoro.

La Colletta del Venerdì Santo serve a coprire una parte di questi costi, grazie alla generosità dei fedeli di tutto il mondo, grazie alla vostra generosità. In questa occasione, noi frati della Custodia di Terra Santa ci facciamo mendicanti e ci rivolgiamo a voi perché il Venerdì Santo possa essere un giorno di solidarietà universale, un giorno in cui i cristiani di tutto il mondo si prendono concretamente cura della Chiesa madre di Gerusalemme, che in questo momento ne ha estremo bisogno.

Il santo papa Paolo VI, che 60 anni fa venne pellegrino in Terra Santa, grazie a quella visita ebbe modo di costatare con i suoi occhi il valore della presenza e dell’opera della Custodia di Terra Santa e dieci anni dopo la sua storica visita ai Luoghi Santi, il 25 marzo del 1974, decise di sensibilizzare l’episcopato, il clero e i fedeli di tutto il mondo sulle accresciute necessità della Chiesa in Terra Santa attraverso l’esortazione apostolica Nobis in animo che riformò la Colletta del Venerdì Santo.

In quella esortazione, che resta in vigore tutt’oggi, papa Montini ricordò qualcosa che è forse bene richiamare ancora alla memoria: «Non senza un disegno provvidenziale, le vicende storiche del secolo XIII portarono in Terra Santa l’Ordine dei Frati Minori. I Figli di San Francesco sono, da allora, rimasti nella terra di Gesù – per una serie d’anni ininterrotta – per servire la Chiesa locale e per custodire, restaurare, proteggere i Luoghi Santi cristiani; la loro fedeltà al desiderio del Fondatore ed al mandato della Santa Sede è stata spesso suggellata da atti di straordinaria virtù e generosità. I Frati Minori si rivolsero direttamente ai grandi e agli umili per raccogliere elemosine, ed i religiosi destinati ad assolvere quest’opera ebbero il titolo ufficiale di Procuratori o Commissari di Terra Santa. Tuttavia, con il trascorrere del tempo e il dilatarsi delle necessità, la loro opera si rivelò insufficiente. Per questo i Sommi Pontefici intervennero più volte, con paterna sollecitudine, ordinando la collecta pro Locis Sanctis, indicando le finalità, i tempi ed i modi perché le offerte pervenissero a destinazione per il tramite degli Ordinari» (…). Nella stessa esortazione il Papa invitava ad essere generosi proprio per salvaguardare la presenza cristiana in Terra Santa, presenza che di nuovo oggi vediamo in pericolo: «Ci auguriamo che i fedeli del mondo intero, incrementando le loro offerte a favore della Colletta tradizionalmente chiamata dei Luoghi Santi, non vorranno far mancare i loro contributi e il loro cordiale sostegno a tutte le opere della Chiesa nella terra del Signore». (Paolo VI, Nobis in animo).

Per favore, dilatate il vostro cuore e aiutateci secondo le vostre possibilità, così anche noi potremo continuare a prenderci cura di questa Terra Santa e dei suoi figli.


 

Clicca qui per scaricare il manifesto della Colletta del Venerdì Santo 2024

Clicca qui per andare al sito www dedicato

 

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