Sorge a pochi passi dalla Knesset e dal Museo di Israele, a Gerusalemme, la nuova sede della Biblioteca nazionale di Israele (fondata nel 1892). L’inaugurazione è prevista verso fine ottobre. In questi giorni il personale sta posizionando negli scaffali i libri traslocati qui dal campus di Givat Ram dell’Università ebraica, che ospitava la biblioteca fino a poche settimane fa.
Dopo una lunga gestazione, durata un quarto di secolo, la realizzazione della nuova biblioteca è costata 860 milioni di sicli (shekel), il corrispettivo di 210 milioni di euro.
Quattro milioni sono solo i libri, a cui si aggiungono altri milioni di elementi del patrimonio bibliotecario catalogati e da collocare, tra nastri magnetici, manifesti, fotografie, mappe, archivi personali, annate di giornali e riviste dell’emeroteca…
La nuova casa della Biblioteca nazionale israeliana è un edificio di undici piani, quattro dei quali nel sottosuolo. Autore del progetto è lo studio di architettura svizzero Herzog & de Meuron (lo stesso che a Milano, ad esempio, ha firmato la nuova sede della Fondazione Feltrinelli, a Porta Volta).
Sotto il grande lucernario che illumina il cuore della Biblioteca c’è la sala di lettura centrale con 600 postazioni (alcuni tavoli sono inquadrati in alto nella foto). Un sistema robotizzato di movimentazione del materiale catalogato dai depositi alle sale di lettura coadiuverà il lavoro quotidiano dei bibliotecari. (g.s.)