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Ad Aleppo la consacrazione episcopale di fra Hanna Jallouf

Terrasanta.net
18 settembre 2023
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Ad Aleppo la consacrazione episcopale di fra Hanna Jallouf
Il nuovo vicario apostolico latino di Aleppo, mons. Hanna Jallouf, benedice la sua gente poco dopo essere stato consacrato vescovo. (foto Tawk Centre)

Il nuovo vicario apostolico latino di Aleppo è diventato vescovo ieri, 17 settembre, durante una celebrazione presieduta, in Siria, dall'arcivescovo Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali. Cronaca.


(g.s.) – Nella giornata di ieri, domenica 17 settembre 2023, ad Aleppo è stato consacrato vescovo il francescano della Custodia di Terra Santa padre Hanna Jallouf (71 anni), designato il primo luglio scorso alla guida del vicariato apostolico di Aleppo per i cattolici di rito latino sparsi in tutta la Siria.

Dal Vaticano è giunto per presiedere la liturgia nella chiesa parrocchiale di San Francesco, l’arcivescovo Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali. Al suo fianco, come co-consacranti principali, il cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, e il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa.

Un popolo festante ha gremito la chiesa di San Francesco per festeggiare il nuovo vescovo. (foto Tawk Centre)

La celebrazione ha assunto un tono particolarmente festoso anche perché per la prima volta, dopo secoli dalla sua creazione, il vicariato apostolico latino di Aleppo viene affidato a un cittadino siriano. Ai fedeli che risiedono nella città di Aleppo si sono uniti, numerosi e commossi, quelli di Knayeh, dove mons. Jallouf è nato e di cui è stato parroco fino a pochi giorni fa. Al rito hanno preso parte anche molti sacerdoti, e vescovi di varie Chiese orientali, cattoliche e ortodosse.

Nella prima parte della liturgia mons. Jallouf era affiancato dal custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, e dal vicario custodiale, padre Ibrahim Faltas.

Sopra il capo dell’ordinando vescovo viene tenuto il Vangelo, al cui annuncio dovrà dedicare tutto sé stesso. (foto Tawk Centre)

Nella sua omelia, pronunciata in italiano e tradotta passo passo dal parroco padre Bahjat Karakach, mons. Gugerotti è stato particolarmente accorato. Rivolto all’assemblea ha detto, in un passaggio: «Questo è il giorno fatto dal Signore. E fatto per voi, in particolare per la comunità latina di Siria, ma anche per tutti i cattolici, per i cristiani e per tutti i siriani, da tanto tempo assetati di pace e di una vita degna dell’essere umano, una vita fatta di amore, di lavoro, di istruzione, di accesso alla salute, di serenità, in una parola: di dignità. Tutto questo vi è mancato per troppi anni e ancora vi manca. Le lotte politiche, interne ed esterne al vostro Paese, hanno creato morte e fuga, distruzione e miseria: un insulto a questa vostra dignità. Voi siete un popolo mite e generoso, da tanto tempo avete imparato a vivere insieme, come figli della pace; anche se il popolo siriano appartiene a religioni diverse, questa convivialità è stata il segreto della vostra serenità e noi vi abbiamo ammirato per questo. Poi sono arrivate le armi, le famiglie divise, l’uccisione di tanti, perfino nel nome di Dio, la sofferenza dei bambini e tanta solitudine. Recentemente anche il terremoto, che ha aggiunto rovine a rovine».

Monsignor Gugerotti impone le mani su padre Hanna Jallouf consacrandolo vescovo. (foto N. Borgia)

Rivolto all’ordinando, mons. Gugerotti ha aggiunto: «Caro padre Hanna è per questo popolo, per questi volti concreti, che tu oggi sei ordinato vescovo. Hai mostrato di essere un buon padre, tenero ma anche forte se necessario. E non hai lasciato solo il tuo gregge ma fino ad oggi hai voluto restare con loro, anche quando questo ti ha messo in pericolo di vita. Dio ha fatto di te un simbolo per tutto il popolo siriano. Si può veramente spendere la vita per gli uomini e le donne che il Signore ci pone accanto».

«Certo – ha continuato l’arcivescovo –, anche tu sei stato e sei fragile come tutti noi, anche tu porti il tesoro della fede in vasi di creta. Ma alla nostra fragilità Dio affida la sua grazia “affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi”. Ricevi dunque lo Spirito Santo attraverso l’imposizione delle nostre mani e la preghiera consacratoria con la fiducia del bambino in braccio a sua madre. Auguri, padre Hanna, auguri cari cattolici di Siria. La Chiesa è con voi e con tutto il vostro popolo. Oggi questa casa di preghiera è il centro del mondo, dove Dio compie il suo miracolo d’amore e vi offre una speranza che non delude».

Anche i riti di consacrazione del neo-vescovo, introdotti dal canto del Veni Creator Spiritus in latino, sono stati pronunciati in italiano da mons. Gugerotti e tradotti in arabo dal parroco.

>>> Leggi anche: Fra Hanna Jallouf: «Sarò vescovo per servire la mia gente nella Siria insanguinata»

Al termine della solenne celebrazione, prima che mons. Jallouf si rivolgesse in arabo al popolo presente in chiesa, anche il cardinale Zenari ha rivolto il suo augurio, ricordando che il Giovedì Santo di quest’anno proprio lui era venuto ad Aleppo per consacrare l’olio crismale. Lo stesso olio santo che mons. Gugerotti ha usato con dovizia per ungere il capo del neo-vescovo. Con un’ironia che ha suscitato l’ilarità dell’assemblea, Zenari ha detto di aver provato un pizzico di invidia e gelosia, perché non aveva mai visto tanto crisma versato sul capo di un consacrando («del resto, la sua testa lo consentiva»). Un olio che non sarà sprecato, ha chiosato il nunzio apostolico, perché prefigura uno dei compiti del nuovo vescovo: lenire, almeno in parte, le ferite del popolo siriano, messo in ginocchio dalle conseguenze della guerra scoppiata nel 2011 e non ancora finita.

Clicca qui per il testo integrale dell’omelia pronunciata da mons. Claudio Gugerotti.

Clicca qui per un servizio video del Christian Media Center.


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