Non è facile come sembra decidere quale sia il maggior fiume del Pianeta. Anche perché col passare del tempo mutano le condizioni dei corsi fluviali. Oggi, di preciso, non sappiamo neppure quanto lunghi siano il grande fiume africano e il suo concorrente sudamericano.
In questo mondo tormentato non è certo il primo dei problemi, però è curioso. Tra studiosi di varia origine e specializzazione, geografi e politici è scoppiata una disputa: qual è il fiume più lungo del mondo, il Nilo o il Rio delle Amazzoni?
Alla radice del confronto c’è il fatto che misurare la lunghezza dei fiumi non è semplice quanto sembra. Dove comincia davvero un fiume? Non è certo un caso se la localizzazione delle sorgenti del Nilo è discussa aspramente fin dal 1858, quando l’esploratore inglese John Speke affermò di averle identificate nel Lago Victoria. Polemica mai finita visto che oggi tre Paesi africani – Uganda, Burundi e Ruanda – situano le sorgenti del grande fiume nel proprio territorio. Quasi altrettanto si può dire per le sorgenti del Rio delle Amazzoni. Più a valle, come cambia il corso di un fiume con lo scorrere del tempo, gli interventi dell’uomo, le inondazioni, le siccità e tutti gli altri possibili fenomeni naturali?
E ancora: come si misura con precisione la lunghezza di un fiume, qual è il sistema più affidabile? Centinaia di persone hanno scalato l’Everest ma – dicono gli esperti – il Rio delle Amazzoni (che, al di là dalle difficoltà imposte dalla natura, è anche infestato da pirati e narcotrafficanti) è stato percorso da cima a fondo solo una decina di volte, e quasi sempre da amanti dell’avventura piuttosto che da scienziati.
Nei meandri della questione si addentra bene il quotidiano statunitense The Washington Post, che giustamente dà conto della mutevolezza dei pareri in proposito. Nel 1856, un atlante americano intitolato Mappa delle conoscenze utili attribuiva al Rio delle Amazzoni una lunghezza di 3.200 miglia (5.149,901 chilometri) e al Nilo “solo” 2.750 (4.425,696 chilometri). Il Servizio geologico del governo Usa, al contrario, mette in testa il Nilo con 4.132 miglia e dietro il Rio delle Amazzoni con 4.000. Una recente ricerca di scienziati brasiliani, infine, attribuisce al Rio delle Amazzoni 4.331 miglia di lunghezza e al Nilo 4.258. Come si vede, non è solo questione di quale dei due sia più lungo, ma anche di quanto sia lungo ciascuno. In apparenza, nessuno lo sa esattamente. Oppure, come si diceva all’inizio, i fiumi cambiano e le misure devono man mano adeguarsi.
Ed è proprio ciò che intende fare Paulo Roberto Martini, uno scienziato brasiliano: misurare tutto da capo. Comincerà dal fiume di casa, il Rio, con una spedizione che durerà sette mesi, dovendo seguire le acque in un viaggio dalle Ande all’Oceano Atlantico che passa per Perù, Ecuador, Colombia, Bolivia, Venezuela e Brasile. E poi passerà al Nilo, si presume per altrettanti mesi, attraverso Tanzania, Uganda, Repubblica democratica del Congo, Ruanda, Burundi, Etiopia, Eritrea, Kenya, Sud Sudan, Sudan ed Egitto, fino al Mediterraneo.
Buona fortuna! Sperando che, nel frattempo, il Rio e il Nilo non decidano di cambiare ancora.