Lo stadio di Al-Khader, vicino a Betlemme, è stato riaperto e ribattezzato con il nome del campione di calcio brasiliano, Pelé. Lo stadio fu costruito nel 2007 e ha una capienza di seimila posti ed è il principale stadio delle squadre della regione. Alla cerimonia di inaugurazione che si è tenuta il 14 maggio 2023 erano presenti, oltre al presidente della federazione calcistica palestinese, i presidenti delle federazioni di Qatar e Giordania e il capo dell’Ufficio di rappresentanza del Brasile presso l’Autorità palestinese.
Il Ministero dello sport palestinese ha deciso di rendere omaggio a Pelé. Nella partita di inaugurazione si sono affrontate le squadre olimpiche giordana e palestinese. Il rappresentante diplomatico brasiliano ha dichiarato: «Siamo molto orgogliosi e desideriamo che, attraverso lo sport, il messaggio di Pelé – un messaggio di pace, comprensione, tolleranza, superamento delle difficoltà e soprattutto di forza per i giovani – possa essere trasmesso».
Il riconoscimento a un ambasciatore di pace
Il vicario della Custodia di Terra Santa, fra Ibrahim Faltas, presente alla partita e alla cerimonia, intervistato dal Christian Media Center, ha osservato come lo stadio sia molto importante per la città di Betlemme, specialmente per la «Accademia giovani senza frontiere» che opera, oltre che in città, a Beit Sahour, Beit Jala, Gerico e molto presto anche a Taibe, dove i ragazzi potranno imparare a praticare sport. «Spero che questo stadio – ha detto fra Ibrahim – dia respiro ai nostri ragazzi e sia un posto sicuro in cui trascorrere il tempo libero».
Il cambio del nome del campo in «Stadio Pelé» è una forma di riconoscimento al contributo che il campione brasiliano ha dato allo sport, di cui è considerato uno dei massimi interpreti di tutti i tempi. Avendo vinto tre volte la Coppa del mondo di calcio con il Brasile e segnato più di mille gol nella sua carriera, Pelé è stato anche un ambasciatore mondiale del calcio e usò il suo prestigio per promuovere la pace e il dialogo come valori dello sport.