In Giordania il progetto Rafedìn è nato nel marzo 2016 con l’obiettivo di aiutare le donne irachene e le loro famiglie messe in fuga dalle milizie dello Stato islamico (Isis) e rifugiatesi ad Amman. L’intento del progetto – che deve molto all’iniziativa del sacerdote toscano fidei donum don Mario Cornioli, da anni inserito nel clero del Patriarcato latino di Gerusalemme – è quello di fornire una formazione professionale alle donne irachene grazie ad alcune sarte e stiliste italiane che hanno insegnato loro a disegnare i primi modelli.
Nel maggio 2017, Rafedìn ha ricevuto il sostegno della Conferenza episcopale italiana (Cei) che ha dato impulso al progetto, attraverso i fondi dell’8xMille, consentendo di investire maggiori risorse nella formazione professionale e nell’acquisto di nuove macchine per cucire.
Da novembre 2019, il progetto ha coinvolto 28 ragazze grazie al contributo e al sostegno dell’Ambasciata di Francia e dell’Unicef Giordania.
I prodotti Rafedìn sono una combinazione di design italiano e tessuti locali. (g.s.)