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La luce di Betlemme nel cuore di Pistoia

Mauro Banchini
24 gennaio 2023
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La luce di Betlemme nel cuore di Pistoia
Alcuni giovani visitatori davanti al plastico della basilica della Natività nella cripta della cattedrale di Pistoia. (foto Ilviaggioaps)

La cattedrale di Pistoia ha dischiuso i suoi portoni a tarda sera il 21 e 22 gennaio scorsi. Un invito a entrare e raggiungere la cripta, dove è stato esposto un plastico della basilica della Natività di Betlemme.


Ad aver reso ancora più suggestiva la visita è stato proprio il buio. Il buio che avvolgeva il duomo di Pistoia, intitolato a san Zeno e ospitante una reliquia dell’apostolo san Giacomo il Maggiore, qui noto come san Jacopo. Grazie alla disponibilità del Capitolo della cattedrale, la chiesa principale della città toscana – nel fascino di una piazza che rimanda in toto al Medioevo – è stata aperta eccezionalmente in notturna proprio per fare spazio alla basilica della Natività.

Chi si è trovato in piazza Duomo nelle serate del 21 e 22 gennaio 2023 – finalmente caratterizzate dal freddo invernale e dalla prima neve che stava cadendo sulla corona di montagne retrostanti – non ha potuto non vedere la luce incerta di un percorso realizzato con candele. Un invito a entrare, attirati dal silenzio e da una luce più forte in fondo al sentiero luminoso, nella cripta.

Qui era collocata la… basilica della Natività. O, meglio, un plastico (scala 1:50) dell’antica chiesa costruita a Betlemme sopra la grotta in cui Dio è venuto al mondo: il modello è stato fatto realizzare con stampanti 3D dalla Piacenti spa, l’azienda pratese che ha curato, negli ultimi anni, lo storico restauro della basilica. Un’opera realizzata dall’Università di Pavia in bioplastica (con un materiale derivato dal mais). Per produrla sono state necessarie 9.735 ore di stampa e oltre 24.600 metri di filamento, per un peso compessivo di 82 chilogrammi.

La facciata del Duomo di Pistoia a sera.

L’idea di esporre la Natività in cattedrale è venuta all’associazione di promozione sociale Il viaggio aps, realtà pistoiese molto attiva nel favorire la conoscenza della Terra Santa, sotto il profilo religioso, storico e dell’attualità. Federico Bonechi, con Daniela Gestri e Gianluca Baldi, saputo della disponibilità del modello in 3D, in pochi giorni hanno messo in piedi la mostra. Ed è stato un successo. Nonostante le condizioni meteorologiche poco invitanti, centinaia di pistoiesi non si sono fatti sfuggire l’occasione per osservare da vicino un’opera che pochi mesi prima, su impulso dell’Autorità Palestinese, era stata esposta a Parigi nella sede Unesco.

Da notare che Pistoia, fin dal Medioevo, è tappa nel cammino verso Santiago de Compostela, che custodisce la tomba dell’apostolo Giacomo. Poi è diventata snodo di molti altri cammini di spiritualità che dal Nord conducono a Roma e da qui a Gerusalemme. Nella cattedrale di Pistoia («Compostela d’Italia») è custodito, proprio nel nome di san Jacopo, un prezioso altare d’argento, di Lorenzo Ghiberti e della sua bottega, oggetto di una mostra fotografica immersiva esposta anche in San Giovanni Laterano a Roma.

«Non intendiamo fermarci qui – commentano quelli dell’associazione Il Viaggio – il successo di questa esposizione notturna ci spinge a proseguire e già abbiamo in mente altre attività». Proprio nelle ore successive alla chiusura dell’esposizione è partito un pellegrinaggio curato dall’associazione. Una decina i pistoiesi che hanno intrapreso, quasi tutti per la prima volta, il cammino verso la Terra Santa. Fra i visitatori della mostra, oltre a Giammarco Piacenti, amministratore delegato della Piacenti Spa, anche il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, con l’assessore Alessandro Sabella.

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