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Un nuovo vicario patriarcale latino per Cipro

Christophe Lafontaine
25 agosto 2022
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Un nuovo vicario patriarcale latino per Cipro

Fra Bruno Varriano, francescano della Custodia di Terra Santa, è stato nominato nuovo vicario patriarcale latino a Cipro. Finora rettore della basilica dell'Annunciazione a Nazaret, dall'8 dicembre succederà a fra Jerzy Kraj.


Entrerà in carica l’8 dicembre, dopo «un periodo di riposo e di studio». Questo l’annuncio – da parte del patriarca latino di Gerusalemme in un comunicato del 15 agosto 2022 (pubblicato il 19) – della nomina del frate francescano Bruno Varriano a vicario patriarcale latino per la Regione pastorale di Cipro. Il vicariato di Cipro è uno dei sei vicariati del Patriarcato latino di Gerusalemme: gli altri sono per Israele, Palestina, Giordania, per i cattolici di lingua ebraica (vicariato di San Giacomo) e per i migranti e richiedenti asilo (creato nel 2018).

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Di origine brasiliana, fra Bruno Varriano è nato a San Paolo nel 1971. È entrato a far parte della Custodia di Terra Santa nel 1996. Sacerdote, è anche psicoterapeuta, specializzato in psicologia clinica. Come psicologo clinico ha lavorato nell’ospedale francese di Gerusalemme. Finora guardiano e rettore della basilica dell’Annunciazione a Nazaret, succede al padre polacco Jerzy Kraj, anche lui francescano, che «per nove anni si è preso cura della Chiesa cattolica latina dell’isola, l’ha animata e organizzata», come ha sottolineato il patriarca monsignor Pizzaballa, ringraziandolo calorosamente.

«Una nuova modalità di presenza»

Nella sua dichiarazione, monsignor Pizzaballa ha informato che il nuovo vicario patriarcale «inizierà il suo ministero in un modo nuovo». Egli risiederà infatti «in una casa appositamente dedicata che diventerà la sede ufficiale del vicariato del Patriarcato latino di Gerusalemme, con tutto ciò che ciò comporta sul piano pastorale, giuridico e amministrativo».

E il patriarca ha spiegato che «i cambiamenti religiosi in atto, le diverse questioni politiche e le emergenze sociali sempre più pressanti richiedono una presenza pastorale ancora più puntuale e attenta a queste diverse e nuove istanze. Per questo il vicario dovrà dedicarsi a tempo pieno a questo nuovo servizio, e dovrà essere libero da ogni altro impegno, totalmente dedicato alla vita pastorale della nostra Chiesa a Cipro».

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Monsignor Pizzaballa, che visiterà l’isola nelle prossime settimane, ha invitato i sacerdoti, i religiosi e i fedeli di Cipro a lavorare su questa «nuova modalità di presenza» che auspica porti «un nuovo spirito di partecipazione alla vita pastorale» e permetterà alla Chiesa latina di Cipro di continuare ad essere «un importante riferimento di comunione e di vita per tutti i credenti dell’isola e non solo».

Venticinquemila fedeli

La storia dei cattolici latini a Cipro inizia ufficialmente nel 1196 con la fondazione del Regno del casato dei Lusignano (1192-1489), quando il re franco di Cipro chiese al Papa di fondare sull’isola una Chiesa cattolica di rito romano. Nacquero allora un arcivescovado a Nicosia e tre vescovati a Famagosta, Limassol e Paphos. Vi si stabilirono numerosi ordini religiosi latini. L’invasione ottomana nel 1571 portò poi allo scioglimento formale della Chiesa.

Nel 1593, però, i francescani di Terra Santa ottennero dal sultano della Sublime Porta il diritto di tornare a Cipro. E dal 1847, data della restaurazione del Patriarcato latino di Gerusalemme, a Cipro è presente un vicario patriarcale. Il vicariato ha quattro parrocchie sull’isola, a Nicosia, Paphos, Limmasol e Larnaca, servite da undici sacerdoti, e due scuole cattoliche che accolgono seimila studenti.

La popolazione Cipro (la parte della repubblica di lingua greca – ndt) è di circa 900mila abitanti e quasi tutti sono ortodossi. I cattolici sono una piccola minoranza: la comunità latina – i maroniti sarebbero da due a quattro volte più numerosi – conta circa 25mila fedeli, di cui solo un decimo sono ciprioti. Gli altri sono migranti provenienti principalmente dall’Asia, lavoratori, rifugiati.

La componente migratoria è notevole nella parte greca di Cipro e l’accoglienza dei rifugiati è stato un tema centrale della visita di papa Francesco a Cipro nel dicembre 2021.

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