Sotto il profilo strettamente turistico anche questo Natale 2021 a Betlemme sarà un po’ meno lieto.
È di ieri, 9 dicembre, la decisione del governo israeliano di prolungare fino al giorno 22 di questo mese il divieto di ingresso nel Paese agli stranieri, come misura di contenimento della variante Omicron del coronavirus Sars-Cov2. Così, appare assai difficile che ci siano comitive di pellegrini che attraverseranno i varchi con la Cisgiordania per giungere a Betlemme il 25 dicembre, per le liturgie natalizie delle Chiese occidentali. Potrebbe, forse, andare meglio ai fedeli delle Chiese d’Oriente che celebrano la solennità in gennaio.
Certo, il Natale cristiano è anzitutto un momento di gioia e contemplazione della nascita del Bambino Gesù tra le nostre miserie e povertà umane. In questo senso la festa non perde un grammo del suo inestimabile valore. Ma per le tante famiglie – palestinesi o israeliane – che hanno nel turismo la principale fonte di sostentamento la situazione rimane grama. (g.s.)
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