(g.s.) – Durante il suo breve soggiorno a Nicosia papa Francesco pernotterà presso la nunziatura apostolica a Cipro. Vale a dire che sarà ospite dei frati della Custodia di Terra Santa e, in qualche misura, anche dell’Onu.
In che senso? Nella capitale cipriota la rappresentanza diplomatica pontificia occupa poche stanze del convento francescano adiacente alla chiesa latina della Santa Croce. La struttura è un semplice edificio a due piani con un giardino né grande né piccolo che la domenica – tra una messa e l’altra – si popola di migranti stranieri. Qui, dopo la preghiera trovano uno spazio di riposo e di socializzazione. Nel 2010 anche Benedetto XVI, primo papa nella Storia a metter piede sull’isola, trovò casa in convento. I frati lasciarono libere le loro stanze, rimesse a nuovo per Ratzinger, i suoi assistenti, il nunzio e il Custode di Terra Santa che all’epoca era l’attuale patriarca latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa.
E l’Onu che c’entra? L’area della Porta di Paphos, uno dei varchi nella cerchia muraria della Nicosia antica, dove sorgono tanto la chiesa francescana quanto la vicina cattedrale maronita di Nostra Signora delle Grazie si trova nella zona cuscinetto controllata dai Caschi blu delle Nazioni Unite, tra Cipro Sud e il Nord che dal 1974 è sotto occupazione militare turca. Sarà proprio la forza multinazionale Onu a vigilare sul riposo del Papa nelle ore libere da impegni ufficiali.
Non sappiamo se un altro successore di Pietro tornerà a Cipro in un prossimo futuro, ma se dovesse accadere quel papa probabilmente soggiornerà altrove. Il 25 novembre scorso il giornale online cipriota Financial Mirror ha riferito infatti che sta per essere costruita una nuova sede per la nunziatura apostolica. Il governo di Nicosia ha deliberato di affittare alla Santa Sede un terreno di proprietà statale ad Aglandjia, un sobborgo della capitale. Una volta ottenuti i necessari permessi e licenze, i lavori di costruzione dovrebbero concludersi nell’arco di un quinquennio.