(g.s.) – Anche la rivista francese Terre Sainte Magazine – “sorella” del nostro bimestrale Terrasanta realizzata a Gerusalemme, stampata in Francia e diffusa tra i lettori francofoni di vari Paesi – festeggia nel 2021 i suoi primi cent’anni di vita.
Il momento saliente del centenario sarà domani, 20 novembre, nel cuore di Parigi. Presso il Collège des Bernardins, centro di formazione e cultura cristiana voluto all’inizio di questo millennio dal card. Jean-Marie Lustiger – arcivescovo della capitale francese dal 1981 al 2005 –, si svolgerà un Colloquio dal titolo 1921-2021: Terre Sainte Magazine, témoin d’un siecle d’histoire.
All’evento parteciperanno in presenza circa 150 persone, ma altre – dopo essersi iscritte nel sito dell’istituzione culturale parigina – potranno seguire la giornata dallo schermo del proprio computer.
I temi del Colloquio
Lieta per la proficua collaborazione avviata con il Collège des Bernardins, Marie-Armelle Beaulieu, caporedattrice della rivista, ci descrive l’andamento della giornata: «La mattina avrà un taglio soprattutto storico. Vogliamo tratteggiare la situazione della Terra Santa negli anni in cui nacque la rivista La Terre Sainte e mettere in luce cosa i francesi sapessero allora degli arabi del Medio Oriente, la cui storia era totalmente diversa da quella del Nord Africa».
Prenderanno la parola tre accademici. L’esordio spetta allo storico Vincent Lemire, che ha molto scritto su Gerusalemme e la sua storia, fa parte del Centre nazionale (francese) della ricerca scientifica e dirige il Centro di ricerca francese di Gerusalemme. «Lemire – spiega Beaulieu – si soffermerà sul contesto storico Gerusalemme intorno al 1920. Karène Sanchez Summerer, che è francese ma lavora come storica in Olanda all’Università de Leiden ci spiegherà quello che i francesi conoscevano degli arabi. Maria Chiara Rioli, storica italiana dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, si soffermerà sull’azione di fra Ferdinando Diotallevi (Custode di Terra Santa dal 1918 al 1924 – ndr), sulla sua idea di comunicazione e sugli “antenati” della rivista». Chiuderà la mattinata un intervento di fra Roger Marchal, commissario di Terra Santa per la Francia e il Belgio.
I lavori del Colloquio saranno presieduti dal biblista padre Jean-Philippe Fabre, professore del Collège des Bernardins. «L’estate scorsa – segnala Marie-Armelle – il sacerdote ha trascorso un lungo periodo a Gerusalemme e nei Luoghi Santi per registrare i video di un corso online (Mooc) che nel 2022 consentirà agli allievi di camminare virtualmente in quelle terre. Padre Fabre è un profondo conoscitore della Bibbia, ma anche un uomo spirituale e un pastore. Tre caratteristiche che renderanno sicuramente interessante questo Viaggio biblico in Terra Santa».
La rivista dei pellegrini
Ma torniamo alla giornata del 20 novembre. Il focus del pomeriggio si sposterà sulla rivista, pur aprendosi con uno sguardo all’archeologia, che è uno dei suoi cavalli di battaglia. Il difficile compito di soffermarsi in sintesi su aspetti particolarmente rilevanti dell’archeologia in Terra Santa nell’ultimo secolo è affidato al biblista e archeologo del Collège des Bernardins, padre Philippe Cazala. Del ruolo della rivista francese della Custodia di Terra Santa parleranno poi, da diverse angolature, vari relatori: Claire Burkel, biblista che è stata a lungo guida in Terra Santa, insegna al Collège e firma ancor oggi alcuni articoli sul bimestrale; l’ambasciatore Alain Rémy, console generale di Francia a Gerusalemme tra il 2005 e il 2009; il giornalista Luc Balbong e Marie-Armelle Beaulieu, che svolgerà l’intervento conclusivo sulla sua esperienza alla guida del periodico.
Oltre che essere trasmessi in diretta video, i lavori saranno registrati ed è prevista la pubblicazione di un volume di atti.
Nell’auditorium del Collège des Bernardins sono attese circa 150 persone, tra le quali il padre Custode, Francesco Patton, che giungerà da Gerusalemme con fra Stéphane Milovitch, francese e responsabile dell’Ufficio beni artistici della Custodia. Nel pomeriggio è atteso anche l’arcivescovo di Parigi, mons. Michel Aupetit, insieme con qualcuno dei suoi vicari generali.
Marie-Armelle Beaulieu guarda avanti. Tra le prospettive più prossime c’è quella di condurre in porto la digitalizzazione di tutte le annate della rivista dal 1921 ad oggi. L’idea è di mettere gratuitamente a disposizione del pubblico quelle fino al 2011 sul portale elettronico Gallica, della Biblioteca nazionale di Francia.