Com’è possibile che, in un’epoca dominata dalla tecnologia come quella in cui viviamo, ci siano ancora persone, all’interno delle religioni (monoteiste e non) che si dedicano alla calligrafia, cioè alla trascrizione manuale dei testi sacri? Sappiamo bene come la comparsa della scrittura, avvenuta verso il IV millennio a.C. in area mesopotamica, fu dettata da un lato da esigenze pratiche, diremmo oggi contabili (registrare beni e movimenti commerciali), ma fu fortemente ispirata da pratiche divinatorie e religiose. Il segno stesso, la singola lettera, è da sempre associata alla forza creatrice, a un potere che va oltre il mero ruolo di rappresentazione di una parola o di un suono. Presso alcune civiltà, la scrittura è stata attribuita agli dei: Nabu per i babilonesi, Thoth per gli egiziani ed Ermes per i greci. Ancora oggi, presso ebrei, musulmani e cristiani (soprattutto orientali) la scrittura esprime questo legame tra umano e divino. Un segno che si fa arte, armonia e bellezza. In questo dossier vi raccontiamo alcune storie che testimoniano questo misterioso e ancestrale rapporto tra il segno e il significato. Tra il Verbo, la Parola che crea e il mondo creato, abitato dall’uomo. (g.c.)
(Questa è l’introduzione al dossier pubblicato nelle 16 pagine centrali della rivista Terrasanta)
Il sommario del dossier:
• Caratteri divini – testo e foto di Andrea Krogman
Il calligrafo ebreo Kalman Gavriel Delmoor celebra l’alleanza tra l’arte e la Torah. Ogni lettera dell’alfabeto rimanda a un legame con il divino.
• Il discepolo dell’aramaico – testo e foto di Cécile Lemoine
Un monaco siro-ortodosso a Gerusalemme, dayroyo Boulus, si accinge a completare la trascrizione dei quattro Vangeli in aramaico classico.
• La Parola si fa inchiostro e colori – di Marie-Armelle Beaulieu
Al santuario di Nostra Signora di Palestina, le monache di Betlemme realizzano un nuovo evangeliario miniato e in arabo per il Patriarcato latino di Gerusalemme.
• Né disegno né scrittura – di Samuel Forey
Il musulmano Abdullah Azza coltiva e insegna l’arte della calligrafia araba.
Terrasanta 5/2021
Il sommario dei temi toccati nel numero di settembre-ottobre 2021 di Terrasanta su carta. Al centro un dossier di 16 pagine sugli «amanuensi» dei giorni nostri che ancora oggi a Gerusalemme trascrivono con piume, calami o pennelli i testi sacri ebraici, cristiani e musulmani. Buona lettura!
Restaurazione a Kabul, l’Afghanistan ai talebani
In agosto si è gretolata rapidamente la presenza delle forze occidentali in Afghanistan ed è tornato il governo dei talebani, scalzato vent'anni fa. Il problema degli esuli e della loro accoglienza.
Giuseppe, l’uomo giusto
Papa Francesco ha indetto, nella ricorrenza dei 150 anni della proclamazione di san Giuseppe a patrono della Chiesa, uno speciale anno dedicato allo sposo di Maria. Fino all’8 dicembre prossimo sarà concessa l’indulgenza plenaria a chi pregherà il padre putativo di Gesù che visse a Nazaret nel nascondimento.