Le nuove nomine di quest’anno tra il clero della diocesi cattolica latina di Terra Santa assumono «un orientamento particolare» riconosce il patriarca latino mons. Pierbattista Pizzaballa in un comunicato stampa diffuso lunedì 5 luglio dal momento che «giungono dopo la mia nomina a patriarca, con la quale si rende anche necessario, secondo le leggi della Chiesa, nominare daccapo gli uffici principali».
Ancor fresco di nomina, il 30 ottobre 2020 ai microfoni da Radio Vaticana, il patriarca esprimeva la speranza di poter creare «un buon gruppo di collaboratori» con i quali «tracciare le linee per il futuro». Se la pandemia scoppiata nei primi mesi dello scorso anno ha rallentato «il processo di discernimento e le decisioni», ha tuttavia permesso al patriarca «di ascoltare quanto più possibile e di fare una verifica del lavoro svolto finora», spiega il comunicato di qualche giorno fa.
Il nuovo vicario generale
Già il 29 agosto 2020 papa Francesco accettava le dimissioni, per raggiunti limiti d’età, di mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo da vescovo ausiliare e vicario del patriarca latino per Gerusalemme e la Palestina. Al presule era stato però richiesto di rimanere vicario generale della diocesi fino all’avvicendamento con il successore. Gli subentra ora l’ausiliare mons. William Shomali, vicario per la Giordania dal 9 febbraio 2017.
Va detto che il curriculum vitae di mons. Shomali è molto denso. Nato a Beit Sahour nel 1950, vicino al santuario del Campo dei Pastori, il giovane palestinese è stato ordinato sacerdote nel 1972. Ha poi prestato servizio per otto anni nelle parrocchie della Giordania. Nell’agosto 1980 è diventato professore al seminario maggiore di Beit-Jala e rettore del seminario minore. Nel 1998 gli hanno affidato l’incarico di amministratore generale del Patriarcato latino. Nominato Rettore del Seminario Latino di Beit Jala nel 2005, è stato nominato cancelliere del Patriarcato nel 2009. Il 27 maggio 2010 è stato ordinato vescovo ausiliare di Gerusalemme presso la basilica di Santa Caterina a Betlemme. Shomali parla arabo, inglese, francese e italiano.
Khader vicario per la Giordania
Padre Jamal Khader, finora direttore delle scuole del Patriarcato latino in Palestina, subentra a mons. Shomali ad Amman. Il patriarca Pizzaballa conta sui suoi «anni di servizio in Palestina» per portare ora «l’esperienza accumulata in Giordania» e dare «continuità al lavoro svolto fino ad oggi». Palestinese, nato nel 1964 a Zababdeh, padre Khader è stato ordinato sacerdote nel 1988. Ha dapprima svolto il ministero in Giordania e insegnato nel seminario patriarcale di Beit Jala.
Dopo essersi trasferito a Roma nel 1994 per studiare teologia, è tornato in Terra Santa nel 1998 come professore in seminario. Nel 2003 è stato nominato preside del Dipartimento di Scienze Religiose dell’Università di Betlemme e nel 2008 Preside della Facoltà di Lettere dello stesso ateneo. Nominato rettore del seminario di Beit Jala nel giugno 2013, nel 2017 è diventato parroco della parrocchia della Sacra Famiglia a Ramallah. Nell’agosto 2019 ha preso in carico le scuole del Patriarcato latino in Palestina.
Padre Jamal Khader lascia il posto a padre Yacoub Rafidi, che diventa anche parroco a Ramallah. Dal 2017 era rettore del seminario di Beit Jala, dove gli succede padre Bernard Poggi.
Padre Nahra, vicario a Nazaret
Grandi cambiamenti anche nella città della Sacra Famiglia. Padre Rafic Nahra, succede a padre Hanna Kildani, come vicario patriarcale per Israele. Dal 21 ottobre 2017, padre Nahra era alla testa del vicariato di San Giacomo per la comunità cattolica di lingua ebraica. Nel 2018 gli era stata affidata anche la pastorale per i migranti e richiedenti asilo nello Stato ebraico. Le due funzioni passano ora al polacco padre Piotr Zelasko, per il vicariato di San Giacomo, e al benedettino Nikodemus Schnabel, dell’Abbazia della Dormizione, per quanto riguarda la cura pastorale dei migranti in Israele.
Infine, tra le altre nomine, c’è quella di padre italiano Davide Meli, del Cammino Neo-Catecumenale, che subentrerà all’attuale cancelliere del Patriarcato, padre Ibrahim Shomali, che «si prenderà un tempo per terminare gli studi prima di assumere nuove funzioni».
Nella comunicazione del 5 luglio, il patriarca preannuncia altre nomine – in particolare per l’ufficio pastorale e catechetico – entro metà agosto.