Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

L’impronta di Antonio

di AA.VV.
18 maggio 2021
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile
L’impronta di Antonio
La predica di sant’Antonio ai Pesci (dettaglio), Garcia Fernandes, 1535-1540, olio su tavola, Museo nazionale di Arte antica, Lisbona

Sant'Antonio di Padova – amatissimo dai fedeli cattolici in tutto il mondo – non incarna un’altra forma di francescanesimo rispetto a quello di san Francesco d'Assisi. Introduce piuttosto una «provvidenziale contaminazione».


Tra la fine del 1223 e l’inizio del 1224, Francesco d’Assisi invia ad Antonio una breve lettera con parole di venerazione e di stima. Gli dice, in sostanza, d’insegnare la teologia ai frati, ma lo esorta a fare in modo che lo studio non vada a discapito della preghiera e dell’amore per i poveri. Antonio non incarna dunque un’altra forma di francescanesimo. Introduce piuttosto una «provvidenziale contaminazione»: l’impegno pastorale, l’insegnamento, l’educazione accanto alla semplice professione del Vangelo tra i poveri e gli emarginati.

Tutti questi elementi sono costitutivi della vita francescana oggi e sono fattivamente incarnati anche nella missione della Custodia di Terra Santa nei Paesi dove essa è presente.

Con questo Dossier vogliamo sottolineare due aspetti. Il primo: nel 1221, ottocento anni fa, Antonio partecipa al Capitolo delle Stuoie, ad Assisi, dove per la prima volta incontra il fondatore. Un evento ricordato in Italia da varie iniziative.

Il secondo: il particolare legame della Custodia con il santo di Padova, che ne è il patrono e l’ispiratore nel servizio quotidiano alla Chiesa e alle società del Medio Oriente.

(Questo testo è l’Introduzione al Dossier di 16 pagine pubblicato nella rivista su carta)

Terrasanta 3/2021
Maggio-Giugno 2021

Terrasanta 3/2021

Il sommario dei temi toccati nel numero di maggio-giugno 2021 di Terrasanta su carta. Il dossier nelle 16 pagine centrali è dedicato a sant'Antonio di Padova, il santo francescano amatissimo tra i cattolici di tutto il mondo. Buona lettura!

«La stampa è il nostro più bell’ornamento»
Arianna Leonetti *

«La stampa è il nostro più bell’ornamento»

La nascita della Franciscan Printing Press di Gerusalemme risale alla metà dell’Ottocento. Grazie alla sua fondazione, in Terra Santa vide la luce un’edizione in arabo del Catechismo di san Roberto Bellarmino. Nella tipografia francescana, dal 1921, è stata stampata per decenni anche la rivista La Terra Santa in varie lingue.

Abbonamenti

Per ricevere la rivista Terrasanta (6 numeri all’anno) la quota d’abbonamento è di 32,00 euro. Disponibile, a 22,00 euro, anche la versione digitale in formato pdf.

Maggiori informazioni
Un saggio di Terrasanta

Vuoi farti un’idea del nostro bimestrale?
Ti mettiamo a disposizione un numero del 2023.
Buona lettura!

Sfoglia il numero
L'indice delle annate

Ai nostri abbonati e lettori più assidui potrà tornare utile l’indice generale della nuova serie di Terrasanta dal 2006 al 2023.

Il file consente di cercare gli articoli, gli autori e i temi che interessano di più e individuare i numeri e le pagine in cui sono stati pubblicati.

Consulta l'indice
La voce di un silenzio sottile
Johannes Maria Schwarz

La voce di un silenzio sottile

Un cercatore di Dio racconta
Il giardino segreto
Roberta Russo

Il giardino segreto

L’Albero del Natale e gli altri simboli della tradizione
David Maria Turoldo
Mario Lancisi

David Maria Turoldo

Vita di un poeta ribelle